
Dunque capita solo due volte l'anno che i raggi solari incidano perpendicolarmente all'asse, vale a dire quando l'inclinazione dell'asse si trova a giacere sul piano perpendicolare ai raggi solari: sono questi i due equinozi quello di oggi, di primavera e quello d'autunno. Il sole si è trovato esattamente allo zenit, ovvero con i raggi perfettamente verticali questa mattina alle 5,30, ora italiana. Nei prossimi mesi grazie all'inclinazione dell'asse il nostro emisfero sarà più esposto e più illuminato dal sole: avremo quindi le stagioni calde.
Ora nessun calendario, ovvero nessuna scansione artificiosa del tempo riesce a riprodurre con precisione i fenomeni astrali: ogni anno l'equinozio anticipa di 6 ore, quindi di un intero giorno nel giro di 4 anni, per questo esiste l'anno bisestile che ha un giorno in più e dovrebbe ristabilire la coincidenza dei fenomeni astrali con il calendario, ma... evidentemente non basta, visto che ancora oggi la primavera risulta anticipata di un giorno rispetto al calendario! Questa anticipazione è in parte dovuta al cosiddetto fenomeno di precessione degli equinozi, dovuto ad un cambiamento molto lento, della inclinazione dell'asse terrestre rispetto alle stelle fisse, si tratta di una rotazione dell'asse rispetto alla sua verticale, movimento che dovrebbe compiere un giro completo in 25.800 anni ed in parte ad altre piccole incongruenze tra il calendario convenzionale ed i fenomeni astrali.