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Coming out letterari: prima o poi toccano a tutti

Creato il 29 agosto 2012 da Temperamente

Coming out letterari: prima o poi toccano a tutti

Hai ventitré anni, sei un lettore rispettabile, di quelli che possono vantare full immersion negli abissi dei classici d’ogni tempo. Hai guadagnato l’ammirazione delle tue colleghe-scarse-lettrici del corso di lettere con la tua teoria sul confronto Tolstoj-Dostoevskij, ché Veresaev aveva ragione: non puoi avere a cuore Dostoevskij e Tolstoj insieme, e Dostoevskij è il più grande scrittore di sempre per la sua profondità d’analisi sulla disarmonia che regna nell’animo umano. Ti sei anche fatto parecchie inimicizie lì all’Università: i tuoi colleghi-scarsi-lettori non sopportano di vederti circondato dalle più belle studentesse oche della facoltà, ma non ti hanno ancora linciato solo perché le studentesse di cui sopra dieci minuti dopo l’inizio dei tuoi comizi letterari ti salutano imbarazzate e li raggiungono per l’aperitivo e la passeggiata in centro. Insomma, alla fine scelgono sempre loro e tu, che credevi l’Università fosse il centro di gravità della cultura, il luogo in cui avresti trovato i tuoi consimili e avresti scambiato con loro le tue teorie letterarie, resti in compagnia del libro che hai in borsa, l’unico che possa capirti e col quale tu possa davvero dialogare (sai bene che i discorsi che fai con colleghe e colleghi sono a una voce).

In altre parole, sei il classico lettore forte. Quello che, scoperta la vacuità delle giovani menti universitarie, ha capito di doversi orientare verso altri orizzonti letterari: il “club del libro” che si svolge una volta al mese nel capoluogo, il forum sui libri beccato su internet del quale sei il collaboratore più attivo, il sito letterario Temperamente.it e le pagine dedicate alla lettura che hai trovato su Facebook. Sugli scaffali della libreria in camera tua sono esposti i tuoi libri preferiti, uno dopo l’altro, secondo un ordine che puoi comprendere solo tu: Il profumo di Suskind viene inspirato dal Fu Mattia Pascal, che a sua volta si diverte a spiare dalla serratura della Camera d’albergo Il Maestro e Margherita scambiarsi Indifferenti tenere effusioni, mentre Il grande Gatsby, David Copperfield e Anna Karenina si recano tutti insieme sulla scena del Delitto e si chiedono quale sarà il Castigo, compiendo paragoni coi Delitti della rue Morgue. Insomma, temi di essere diventato un nerd, ma in fondo non t’interessa, perché questo è ciò che ami: sei nato leggendo e morirai leggendo, e non c’è altro che ti aggradi di più.

Ma c’è un ma. Anche tu hai avuto tredici anni. E a tredici anni eri sì lettore, ma non avevi ancora una personalità forte; leggevi voracemente, ma hai commesso qualche errore di percorso che sì, ti è servito a crescere, ma che adesso vorresti cancellare e del quale non fai parola con nessuno. E quella volta che hai invitato a casa per mostrarle la tua libreria quell’unica compagna di corso che è rimasta ad ascoltarti non perché affascinata dal tuo eloquio, bensì perché attenta alle tue parole; l’unica che ha obiettato che Tolstoj ha una marcia in più rispetto a Dostoevskij perché è il vero maestro del realismo; l’unica, in definitiva, che non ha preferito l’aperitivo al dialogo e che per di più non è neanche niente male, be’, quella volta sei stato attento a nascondere per bene gli orrori letterari che giacciono impolverati nella seconda fila di libri sugli scaffali. Hai afferrato inorridito La spiaggia infuocata di Wilbur Smith, regalo di quello svitato dello zio per il tuo dodicesimo compleanno e all’epoca letto – lo ammetti – tutto d’un fiato, e l’hai gettato a casaccio in un sacco insieme a tutti i Piccoli Brividi, a Cento colpi di spazzola etc. (che ti consigliarono caldamente i compagni di scuola), a Tre metri sopra il cielo, letto per conquistare la vicina di banco, e a un titolo di Giacobbo, che acquistasti nel “periodo dei perché” – rimasti senza risposte – vissuto in ritardo. L’intenzione era quella di portare quel maledetto sacco in cantina e dargli fuoco al momento opportuno, senonché la compagna di corso si è presentata a casa con un quarto d’ora d’anticipo (più tardi hai scoperto che è maniaca della puntualità e l’hai amata anche per questo) e ha indovinato tutto. È stato allora che avete fatto il vostro coming out letterario e avete scoperto insieme che confessare le letture imbarazzanti è un piacere indescrivibile.

Proviamo tutti insieme, temerari, l’ebbrezza della confessione, qui, ora.

Angela Liuzzi


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