Comma 17

Creato il 12 settembre 2014 da Carteinregola @carteinregola

QUEL COMMA DEL PIANO CASA 2 CHE SECONDO FRANCESCO STORACE (La Destra) HA UN NOME E UN COGNOME…

Francesco Storace (dal sito della Regione Lazio)

Queste le parole dell’ex Governatore del Lazio, oggi all’opposizione, nell’intervento in Consiglio del 10 settembre scorso (1): “…C’è di più. Non citerò il nome del fortunato destinatario del comma 17. Il comma 17 è spettacolare, assessore Civita (2). Sicuramente avete fatto tante riunioni per farvelo spiegare perché avete detto a quelli che hanno speculato con i residences: “State tranquilli, immaginate che finalmente avrete un futuro ancora più radioso”. Perché quell’ articolo, quel comma, consente a chi ha incassato fior di quattrini per strutture fatiscenti di sanare i suoi edifici e avere addirittura un premio di cubatura. Il nostro comune amico, quello bassetto, tanto simpatico, ringrazia, ma ringrazia tutti e vi dice “Fatene ancora di più di questi Piani casa. Per carità, non vi azzardate a farlo scadere a dicembre! Andiamo un po’ più avanti perché non si sa mai”. I soldi sono come gli esami, non finiscono mai…”.

Leggendo il comma in questione, se ne deduce che durante il lungo lavoro della Commissione Urbanistica Regionale presieduta da Enrico Panunzi (PD), si è deciso di estendere l’opportunità che il Piano Ciocchetti/Polverini offriva ai proprietari di strutture sanitarie private, che avessero cessato o dovessero cessare l’attività, di trasformarle in appartamenti, a un’altra categoria di proprietari, quelli degli edifici “adibiti ad alloggi temporanei per l’emergenza abitativa in forza di atti e contratti con la pubblica amministrazione””che… siano dismessi o abbiano ricevuto lettera di disdetta”.

Ora, a parte che ci si potrebbe chiedere, trattandosi di una legge regionale, per quale pubblico interesse sia stato mantenuto il comma “ciocchettiano” che regala vantaggi a chi possiede cliniche e sottrae ai territori servizi previsti nei piani regolatori, e anche quale sia la pubblica utilità di una simile ulteriore estensione ai proprietari dei residences. Ma questo inserimento è soprattutto una delle tante conferme (3) che, al contrario di quanto sostenuto l’assessore Civita – “la Pl 75 ha 3 obiettivi…il primo è cancellare o modificare le norme che possono stravolgere la pianificazione urbanistica -(4)  anche il Piano casa 2 aggira qualunque programmazione pubblica (PRG e tutto il resto) sottraendo scelte urbanistiche rilevanti alla valutazione dell’unico soggetto che dovrebbe avere voce in capitolo, cioè la pubblica amministrazione. In questo caso, nessun Comune, nessun Municipio potrà eccepire nel merito che un edificio utilizzato provvisoriamente come alloggio temporaneo (o clinica) – in qualunque luogo si trovi o quasi – possa ottenere il cambio di destinazione “in automatico”(5) con un regalo del 30% in più di cubatura. L’on. Storace solleva il dubbio che si tratti di un regalo a qualcuno in particolare. Noi non ci facciamo incantare dalle sue doti retoriche, dato che più che spezzare una lancia per il bene pubblico, verosimilmente è interessato a perorare le sue richieste di modifica, in particolare riguardo il   mutuo sociale.

Ma speriamo che qualcuno della maggioranza al governo ci dia delle spiegazioni. E magari che qualche giornalista si svegli dal torpore e ci dedichi un’inchiesta…

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(1) il testo dell’intervento è tratto dal sito della Regione Lazio > scarica il  testo integrale dell’intervento Intervento Storace Piano casa 10 settembre 2014

Nota bene: STORACE, come ha lui stesso ricordato, ha votato il Piano casa Polverini. Nel suo programma elettorale 2013 a proposito del Piano casa scriveva: (…) Stop al Piano Costruttori: la legge sul Piano Casa della Regione Lazio dovrà essere riformata eliminando la possibilità di applicarla in zona agricola, nei parchi, nelle parrocchie del centro storico, nelle cliniche private e nei capannoni industriali “in via di dismissione” > vai al programma elettorale di Storace per l’Urbanistica

(2) Pl 75 (all’esame dell’aula) comma 17 (riferito alle modifiche all’ art. 3 ter comma 4) in viola il testo aggiunto della Commissione Urbanistica nel 2014 al preesistente testo del Piano casa Polverini del 2011 – in nero]:

  1. Fermo restando quanto stabilito dal comma 1* sono consentiti cambi di destinazione d’uso a residenziale degli edifici adibiti a strutture sanitarie private che cessano l’attività sanitaria in conseguenza di quanto previsto nei piani regionali di rientro della rete ospedaliera o nel piano di rientro dal disavanzo sanitario, nonché di tutti i provvedimenti ad essi connessi. AGGIUNTO: Inoltre, ai sensi del comma1, sono consentiti cambi di destinazione d’uso a residenziale degli edifici adibiti ad alloggi temporanei per l’emergenza abitativa in forza di atti e contratti con la pubblica amministrazione, che alla data del 31 dicembre 2013 siamo dismessi o abbiano ricevuto lettera di disdetta, anche ai soli fini di ricontrattazione dei termini o che non possano più proseguire l’attività emergenziale per manifesta volontà dell’amministrazione in conseguenza di quanto previsto dal decreto legge 6 luglio 2012, n.95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario) convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135 nonché di tutti i provvedimenti delle stesse amministrazioni pubbliche ad esso connessi.

*Art. 3 ter (Interventi finalizzati al reperimento di alloggi a canone calmierato attraverso il cambiamento di destinazione duso da non residenziale a residenziale)

[NOTA BENE: L Articolo è stato inserito dall'articolo 5, comma 1 della legge regionale 13 agosto 2011, n.10 alla originale versione del "Piano Casa" della Giunta Marrazzo]

Comma 1. In deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici ed edilizi comunali vigenti o adottati nonché nei comuni sprovvisti di tali strumenti, sono consentiti cambi di destinazione d’uso a residenziale attraverso interventi di ristrutturazione edilizia, di sostituzione edilizia con demolizione e ricostruzione, e di completamento, con ampliamento entro il limite del 30 per cento INSERITO della volumetria oppure della superficie utile esistente calcolata sulla quantità oggetto del cambio di destinazione d’uso nei limiti previsti dalla lettera c), previa acquisizione del titolo abilitativo di cui all’articolo 6, degli edifici o di parti degli edifici di cui all’articolo 2 aventi destinazione non residenziale, che siano dismessi o mai utilizzati alla data del 30 settembre 2010 SOSTITUITO CON 31 dicembre 2013 , ovvero che alla stessa data siano in corso di realizzazione e non siano ultimati e/o per i quali sia scaduto il titolo abilitativo edilizio ovvero, limitatamente agli edifici con destinazione d’uso direzionale, che siano anche in via di dismissione. Gli interventi di cui al presente comma sono consentiti nel rispetto delle seguenti condizioni: [continua] (6a) Alinea modificata dall’articolo 1, comma 6, lettera a), della legge regionale 6 agosto 2012, n. 12

  • scarica il testo della PL75  all’esame dell’aula PL 075_6comm(1)
  • Scarica  il confronto del Piano Casa Zingaretti con le precedenti versioni Polverini e Marrazzo12 luglio CONFRONTO TRA LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE N 75 LICENZIATA DA COMMISSIONE E VERSIONI PIANO CASA PRECEDENTI.

(3) porteremo man mano alla conoscenza dei cittadini tutti gli aspetti, in dettaglio e in sintesi

(4)SCARICA IL TESTO INTEGRALE dell’intervento dell’Assessore Civita Piano casa intervento Civita 11 settembre 2014

(5) naturalmente se risponde ai requisiti generali stabiliti dalla legge regionale

scarica IL DOCUMENTO  dell’UNIONE INQUILINI PER IL PIANO CASA UNIONE INQUILINI di Roma Documento su Piano casa

RASSEGNA STAMPA SUI RESIDENCE PAGATI DAL COMUNE DI ROMA:

(dal sito del Comune, 26 maggio 2014) Casa, “piano per il sostegno abitativo”: stop ai residence, più aiuto ai disagiati

Roma, 26 maggio – Sistemazione adeguata per le famiglie particolarmente disagiate, grazie al Saat (Servizio Assistenza Alloggiativa Temporanea); buono casa; contributo all’affitto, da erogare attraverso i Municipi. Questi i capisaldi del “piano d’intervento per il sostegno abitativo” approvato dalla Giunta capitolina e presentato in Campidoglio dal sindaco Ignazio Marino e dall’assessore alla Casa Daniele Ozzimo.scarica il Comune Roma Piano di intervento per il sostegno abitativo 23 maggio 2014 – sostegno_abitativo

Cinquequotidiano 22 febbraio 2013 Residence ‘‘a peso d’oro’’, l’Unione Inquilini denuncia il \’\’business\’\’ degli alloggi temporanei

scarica il dossier Inchiesta Unione Inquilini Roma, dossier residence.doc – Inchiesta_Unione_Inquilini_Roma_dossier_residence



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