Commedia all'italiana: Caos PDL a Milano!

Siamo al caos più totale: Lassini si o Lassini no?
Per la Moratti assolutamente no, si fa forte della lettera di dimissioni scritta da Lassini stesso nei giorni successivi allo scandalo manifesti anti pm.
"Il segretario regionale del Pdl, Mario Mantovani, ha in mano una lettera di dimissioni irrevocabili da parte di Roberto Lassini, secondo quelle che sono le modalità comunicate dal Viminale. Per me il caso Lassini è chiuso" dice la Moratti, cosciente del fatto che qui si parla della sua credibilità politica: la lista Moratti sa che questa tornata elettorale non sarà felice e probabilmente ci si dirige dritti dritti al ballottaggio con l'ottimo Pisapia (Pd).
C'è qualcuno però che di Lassini non può farne a meno: esponenti del governo come la sottosegretario Daniela Santanchè, "Il Giornale", quotidiano dei Berlusconi, ( che ha lanciato la campagna 'Io voto Lassino e Moratti'). Assieme  alla Santanché, anche Tiziana Maiolo, anti-giudici da sempre e nemica della Moratti, Giorgio Stracquadanio. Tutti pronti ad aiutare colui che ha paragonato i magistrati ai brigatisti.
E come ciliegia sulla torta eccolo, colui che apertamente si schiera e appoggia Lassini: Silvio Berlusconi! Come biasimarlo, in fondo lui parlò per primo di brigattismo all'interno delle procure davanti alla stampa italiana e internazionale (della procura di Milano, di fatto è quello il problema di Berlusconi): una benedizione per Lassini! E nella sua malsana mente tutto è logico: se Lassini si sarebbe dovuto dimettere, anche Berlusconi avrebbe dovuto farlo, di fatto colpevoli dello stesso schifoso e vergognoso reato, vilipendio.
Solo un pazzo può paragonare dei magistrati a coloro che i magistrati li uccidevano!!!
Lassini ora si fa forte di questi supporters e annuncia di aver cambiato idea (da puro stile Pdl): in caso di elezione si terrà il suo seggio nel consiglio comunale, con molta gioia della Moratti consapevole che così non ci sarà alcun consiglio comunale da lei presieduto.