Questo silenzio e questo autunno ai bordi della città pare irreale.
Il pensiero sfoca e si scioglie.
Libera come la foglia che si stacca dal ramo mi muovo nella luce, fra le ombre.
E tutto è meraviglioso.
Ed è in questa meraviglia che mi appare il tuo pugnetto chiuso che ora, dopo tre mesi, si allarga e afferra, e porta alla bocca e succhia.
E torna nella luce un altro ricordo, un altro pugnetto.
L’album dei ricordi confonde ieri con oggi tanto le immagini si somigliano, figlie dello stesso sangue.
Custodisco il passato e il futuro nella mano, negli occhi, dentro l’anima.
La luce si fa più intensa, scolpita nell’ombra come un diamante nella pietra.
Questa meraviglia sia sempre luce dei tuoi occhi, nipotino caro.