Commenti su Posteggiatore abusivo: “Non è la Signora che deve pagare ma l’uomo” di Tony Troja

Creato il 29 ottobre 2014 da Waltergianno
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Ormai mi dà noia scrivere sui posteggiatori abusivi che dominano incontrastati i marciapiedi del centro di Palermo, soprattutto nei weekend. Perché è una battaglia persa: bisogna rassegnarsi all’idea e “sopportarli”.

All’attuale amministrazione, infatti, va il merito di essere una grande “parolaia” e ha scovato un principio di fronte al quale noi palermitani non possiamo non calare la testa: è colpa nostra. Se esistono gli abusivi è perché gli automobilisti posteggiano abusivamente (lo ha detto Leoluca Orlando, sia chiaro).

@giorgiociaccio Nessuno ricorda che i posteggiatori abusivi esistono grazie a coloro che posteggiano abusivamente…

Leoluca Orlando (@LeolucaOrlando1) 27 Agosto 2014

Insomma, applicando uno dei cardini della filosofia di Sant’Agostino, il male è assenza di bene e deriva, quindi, dal fatto che i palermitani in strada non si sanno comportare.

Eppure, qual è la colpa dell’automobilista se, una volta giunto in Piazza Marina, il sabato sera, trova uno stuolo di posteggiatori abusivi, di diversa cittadinanza, che si avvicina con il ghigno sotto ai denti, ormai non chiedendo più il pizzo, perché appartiene alla consuetudine?

Ed è stato davvero fastidioso, qualche giorno fa, sentire un extracomunitario dirmi: “Non è la Signora che deve pagare ma l’uomo“.

Da un lato, quindi, una lezione di galanteria; dall’altro quel “deve”. E, poi, dopo la consegna della moneta (perché non puoi non dargliela… vuoi metterti ad urlare contro di lui con accanto la tua ragazza? Vuoi rischiare una collutazione fisica mentre tutti gli altri se ne infischiano?), il posteggiatore provvede subito a rassicurati: “Tornate quando volete, non preoccupatevi”.

Ah già. Alcuni di voi, leggendo queste parole, starete pensando: “Ecco, perché non ha chiamato la Polizia? Il solito che si lamenta ma non agisce”. Ok, in linea di massima posso incassare la critica ma a che sarebbe servito? I poliziotti ne avrebbero preso uno (e rilasciato poco dopo). E tutti gli altri? Non sarebbe cambiato assolutamente nulla.

Bisognerebbe, infatti, che il Comune di Palermo mostrasse davvero il pugno e attivasse una campagna non di deterrenza ma di azione. Blitz a non finire nei weekend, con pattuglie di poliziotti municipali a perlustrare le zone più calde e frequentate della movida palermitana. La costanza dell’azione potrebbe portare a qualche risultato di massa.

Ma sono parole al vento. L’amministrazione direbbe che non ci sono le risorse e i vigili urbani sono già impegnati con la piaga del traffico (senza scusarsi per il disagio, però) e che i posteggiatori abusivi si sconfiggono semplicemente non pagando. Sì, certo. Come no. Ma di Charles Bronson ce n’è stato solo uno. Il trucco per avere una risposta attiva da parte dei cittadini ci sarebbe: dare la percezione di non essere soli e di essere protetti. Allora sì che si direbbe al posteggiatore abusivo: “Cambia strada, ch’è meglio per te“.


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