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Commercio, incontro in albergo fra Mediamarket e Cgil, Cisl e Uil, esclusa l’Usb

Creato il 02 agosto 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ecco uno degli effetti di tanti anni di malgoverno di centrodestra e anche di centrosinistra. berlusconi è solo l’espressione massima, il motore di uno snaturamento diventato per molti normalità e legalità. Ecco come si sono ridotti i principali sindacati, ed è solo un esempio fra tanti. Rigenerazione: si può?
Fuori il presidio dell’’USB, ma nessuno andrebbe escluso dal tavolo che riguarda tutti i
lavoratori

La Mediamarket, azienda della grande distribuzione commerciale, ha
programmato per questa mattina a Roma un incontro con i sindacati
concertativi all’interno dell’’Hotel Radisson Blu, in via Turati 1712, i cui
contenuti sono ignoti agli stessi lavoratori della catena.
Fuori dall’hotel, il presidio dei lavoratori e dei delegati indetto
dall’USB, per chiedere la partecipazione al tavolo che riguarda tutti i
lavoratori e dal quale nessuna organizzazione sindacale deve essere esclusa.
La scelta escludente di Mediamarket, motivata richiamando l’Art. 19 dello
Statuto dei Lavoratori, giunge a ridosso della sentenza della Corte
Costituzionale in materia di rappresentanza sindacale, che dovrebbe
costituire un autorevole ammonimento per il rispetto del diritto dei
lavoratori e delle lavoratrici ad essere rappresentati dai sindacati da loro
liberamente scelti.
La scelta di Mediamarket è avallata dalle altre organizzazioni sindacali
riunite nelle segrete stanze dell’hotel, che hanno motivato la loro
opposizione alla partecipazione dell’USB sostenendo che si trattava di un
incontro da loro richiesto. “La democrazia ha le sue regole”, ha dichiarato
ai lavoratori in presidio la funzionaria nazionale della Filcams Cgil per
Mediamarket, Sabina Bigazzi.
A Mediamarket, ed a tutti i sindacati che condividono questa visione della
democrazia, si ricorda quanto affermato dalla Corte Costituzionale: “Nel
momento in cui viene meno alla sua funzione di selezione dei soggetti in
ragione della loro rappresentatività” e “si trasforma invece in meccanismo
di esclusione di un soggetto maggiormente rappresentativo a livello
aziendale o comunque significativamente rappresentativo, sì da non potersene
giustificare la stessa esclusione dalle trattative, il criterio della
sottoscrizione dell’accordo applicato in azienda viene inevitabilmente in
collisione con i precetti di cui agli articoli 2, 3 e 39 della
Costituzione”.
L’USB proseguirà comunque nella battaglia in difesa dei livelli
occupazionali dei lavoratori di Mediamarket e ribadisce con forza la
necessità di una legge che riporti la democrazia, le libertà ed il diritto
nei posti di lavoro.
Roma, 30 luglio 2013

Ufficio Stampa USB
Rossella Lamina
Tel. 0654070479 – Fax 0654070448

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Unione Sindacale di Base
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