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Ieri, dopo le parole di Fini a Mirabello, ho capito che facciamo parte del terzo mondo. Quando la terza carica dello stato ha parlato di questione meridionale, per l’ennesima volta in almeno 25 anni, mi si è aperta una voragine davanti. Ho realizzato che ci sono interi territori dell’Italia dove lo stato deve chiedere permesso a bande locali, come se non peggio dell’Afghanistan.
Ho inoltre realizzato che i grossi problemi dell’Italia sono sempre quelli da 50 anni a oggi. Questo vuol dire che la nostra classe dirigente negli anni si è dimostrata incapace, inetta se non disonesta.
Noi dovremmo essere commissariati come l’Iraq, forze militari straniere dovrebbero presidiare vasti tratti del nostro territorio. L’Italia da sola non è capace di liberarsi di mafia, n’drangheta, camorra e sacra corona unita. La nostra bella penisola ha bisogno di aiuto. Noi italiani abbiamo bisogno di aiuto contro questi mali.
L’ONU, gli USA e l’Europa non devono trattarci come alleati, ma devono esportare la democrazia. Se in Iraq o in Afghanistan non la vogliono, qualcuno faccia sapere loro che in Italia il popolo sarebbe ben lieto di provarla e togliersi di mezzo i tumori che le impediscono di essere la più bella nazione europea.