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Commovente

Creato il 10 dicembre 2010 da Gadilu

Commovente

Commuovere:v.tr. [sogg-v-arg] Coinvolgere qlcu. sul piano affettivo o sentimentale, destare in lui sentimenti di viva partecipazione: la sua storia ha commosso tutta l’Italia

Oggi, a pag. 18 del quotidiano “Alto Adige”, i lettori potevano trovare un annuncio a pagamento del movimento politico Süd-Tiroler Freiheit. Il contenuto: l’unico contenuto che informa la politica di Eva Klotz e affini, cioè “Via da Roma”. Il motivo: riconoscere l’autodeterminazione (vale a dire la secessione) come un diritto umano (il 10 dicembre è la giornata mondiale dei diritti umani, ecco lo spunto) e quindi (con un passaggio non esattamente lineare) equiparare ai diritti umani quelli dei popoli. Anzi, del popolo (singolare). Il popolo sudtirolese.

Ho illustrato tantissime volte la debolezza di questa argomentazione in presenza di uno statuto di autonomia pienamente riconosciuto a livello internazionale. Non mi ripeterò. L’elemento di novità, qui, è costituito dal tentativo di coinvolgere (anzi: di commuovere) la popolazione italiana dell’Alto Adige (anzi: del Südtirol o al massimo Sudtirolo) delle buone intenzioni della secessione. Un primo tentativo, insomma, di spiegare le proprie ragioni agli “altri”.  E a questo punto sorge la domanda: come la prenderanno, gli “altri”?

Non è difficile rispondere. Gli “altri”, cioè gli italiani, rimarranno del tutto indifferenti. Non è infatti traducendo in italiano un refrain già ripetuto mille volte in tedesco che il senso del messaggio cambi profondamente. Coltivare l’illusione che il passaggio dall’autonomia all’autodeterminazione possa essere provocato dalla rivendicazione di un diritto “umano” è, per l’appunto, una pia illusione. E se anche esistesse una flebilissima possibilità di attivare un fronte autodeterministico “trans-etnico”, questo certo non potrebbe essere organizzato ricorrendo al soggetto di un “popolo” che per definizione non tende a concepire se stesso come entità costitutivamente plurale.

Una cosa buffa, per finire. Queste azioni di Süd-Tiroler Freiheit sono spesso etichettate come esercizi di “creatività”. Esiste cioè una opinione abbastanza diffusa, secondo la quale questo sarebbe un modo “creativo”, innovativo, di far politica. Si tratta invece di una reiterata e datatissima dimostrazione d’impotenza intellettuale. Meglio così.



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