mostra personale di Franco Donaggio
MAG, via Vitani, 31 Como
giovedì 8 maggio, 2014 dalle ore 19:00
22100 Italy
All’inaugurazione saranno presenti l’Artista e le due modelle fotografate nel nuovo lavoro ‘Gli spazi di Morfeo’, la Playmate Arianna Espen Grimoldi e la performer Giò Lacedra
Tel:+39 328 7521463
La MAG, che da sempre segue la linea della ricerca, in continua evoluzione si trasforma, e punta su uno dei grandi maestri contemporanei italiani che con il mezzo della fotografia, scrive il suo ed il nostro inconscio.
Franco Donaggio. Artista di livello internazionale, rappresentato dagli Usa a Parigi, opera a Milano dal 1979, nel 1992 gli viene conferito il premio “Pubblicità Italia” per la fotografia di still life, nel 1995 realizza il suo primo importante progetto Fine Art intitolato “Metaritratti” vincitore del Kodak Gold Award, crea immagini a metà tra il metafisico e il ritratto sperimentale. L’artista ha realizzato molti progetti, pubblicato in numerose riviste ed esposto in molte mostre di rilievo in Italia e all’estero. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private dagli USA all’Europa e alla Russia. Il lavoro di Franco Donaggio, rispecchia una ricerca non solo estetica, ma fortemente interiore, ricca di significati e simboli, crea un contesto metafisico e onirico, dalla poetica quasi Zen. Donaggio usa la macchina fotografica per ‘catturare’ elementi, riprende cose e persone, produce una moltitudine di scatti al fine di essere successivamente assemblati, ricostruiti e rimetabolizzati, riesce con alchemica maestria a comporre immagini ricche di fascino dalle oniriche atmosfere riproducendo un ambiente che va oltre la realtà. La sperimentazione, essenziale nel percorso artistico dell’autore, dove attraverso la costante ricerca riesce come dice lui stesso a ‘vedersi dentro’, alla scoperta di spazi occulti dove arrivano echi del mondo reale, dove la realtà fotografica viene quasi dimenticata per lasciare posto ad altro..In mostra saranno presenti una selezione dei tre progetti più importanti e riconosciuti del Maestro Donaggio, “Reflection” del 2006, “Prima del giorno” lavoro realizzato tra il 2007 e il 2009 e il nuovo “Gli spazi di Morfeo” del 2013.La serie “Reflection” nasce dalla necessità dell’autore di fermarsi a riflettere sulle sue origini, sui doni affettivi ricevuti dei suoi genitori e sulla natura del territorio che lo hanno formato, Chioggia; una terra colma di simbologie che ha plasmato il suo background intenso e variopinto.Le immagini pulite, in un contesto metafisico e ovviamente onirico, sono sostenute da un rigore grafico che ha origine nella rarefazione delle atmosfere. Il lavoro di “Prima del giorno” fu concepito da un intuizione dell’autore, il quale riflette su quel momento che anticipa il giorno, il confronto con l’onirico intriso di segreti, che qui troviamo in forma di simboli, quasi a volerci dire che la vita non è solo quella che vediamo, ma può essere altro…Donaggio sviluppa un atmosfera interiore che si dilata e si esprime in uno stato d’animo di totale pace e ‘fusione’, tipica del momento che prelude la frenesia del giorno.
Nelle sue immagini c’è il rapporto tra l’uomo e il paesaggio che lo circonda, dove l’architettura ricreata con strutture gigantesche diventa scenario naturale, dove l’uomo esercita un ruolo primario.
L’ultimo in ordine di tempo è la fortunata serie “Gli spazi di Morfeo” dove il Maestro si è confrontato per la prima volta con il nudo femminile e a posare per lui sono due modelle d’eccezione, la Playmate Arianna Espen Grimoldi e la performer Giò Lacedra che parteciperanno all’inaugurazione.
Ancora una volta Donaggio riesce a sconfinare oltre il reale, mettendo insieme frammenti di vita ed esperienza della realtà in una visione trasposta su una nuova tela tessuta dalla logica, molto vicina al sogno. In questi mondi, la donna vive da protagonista indiscussa, assume l’oneroso ruolo di salvatrice in un mondo consumato dall’oblio dei valori in senso lato, lungo un percorso di faticosa ricostruzione e bellezza, dove contrariamente alla storia di Adamo ed Eva, la stessa donna non offre all’uomo la mela del peccato ma la salvezza…
Salvatore Marsiglione