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Comodamente Seduto

Creato il 08 marzo 2010 da Nicolcurini
Quando legalizzare puo' sanare una piaga sociale?
Mercoledi' e venerdi' mattina non devo andare a pulire il ristorante [Grazie a Dio], Juan con ancora gli occhi chiusi va a surfare, e io mi preparo, in beata solitudine ,un buonissimo caffe' istantaneo. Mentre sorseggio questa prelibatezza, leggo diversi giornali per internet. Alcuni articoli, venerdi' scorso, hanno colpito la mia attenzione.
1- Prostitute di Calcutta che ogni 3 marzo, dal 2001, scendono in piazza per celebrare la giornata internazionale dei loro diritti.
2- Nuove schiavitu': sono 27 milioni gli schiavi nel mondo oggi, la maggior parte donne e bambini.
3- E cosi', dopo Iran e Arabia Saudita, e' la volta di Singapore: da aprile 2009 anche nella Citta'-Stato asiatica la vendita di organi umani tra viventi e' una pratica legale.
Poverta', mancanza di alternativa, disperazione, sono le cause comuni. Schiavitu' il male che ne sta alla base.
Il ricco e grasso Occidente, chiude gli occhi per comodita'.
Come intervenire per sanare queste piaghe sociali.
Caso per caso mi chiedo se legalizzare il fenomeno possa portare alla soluzione, regolamentare per controllare e frenare gli abusi.
Legalizzare la prostituzione toglierebbe le ragazze dalla strada, le libererebbe dal raket, verebbero sottoposte a controlli sanitari, pagarebbero le tasse e avrebbero diritto quindi alla sanita' e alla pensione, non sarebbero piu' schiave, ma lavoratrice autonome, e lo Stato potrebbe controllare i bordelli, il loro funzionamento e che le ragazze non siano carne da macello, stuprate dai loro aguzzini, sottoposte alle peggiori violenze. Solo chi vuole praticare il mestiere lo fa, non piu' mercato illegale di ragazze e minorenni sui marciapiedi. Regolamentare la prostituzione significa anche accettarla moralmente, io non trovo niente di male nel fatto che una donna voglia praticarla per decisione propria e non perche' costretta, e sono sicura che sarebbero molte, e dico MOooOOooLTE, meno le prostitute! Non sono sicura che la mafia che ne sta alla base scompaia, il rischio e' quello di legalizzare le organizzazioni mafiose, e che le schiave continuino a essere schiave, perche' le cose siano fatte bene ci dovrebbe essere il forte appoggio e presenza di uno Stato non corrotto che vigili attentamente, quindi questo non potrebbe essere fatto in Italia.
Questa mi sembra la unica lotta ragionevole alla prostituzione, perche' l'alternativa sarebbe che gli uomini non andassero piu' a puttane in quanto consapevoli di tutto quello che ne sta dietro, pero' purtroppo questo sarebbe un MIRACOLO!
La schiavitu' moderna e' un fenomeno legato per lo piu' alla globalizzazione che garantisce la circolazione di merci e capitali, ma blocca quella delle persone, quindi chi non puo' emigrare liberamente o non pagare le ingenti somme richieste per essere trasportato illegalmente, finisce per essere carne data in pasto alle mafie che gestiscono il traffico di persone. La maggior parte di questi 27 milioni di schiavi, diventa tale per comprarsi la liberta'. Una legislazione corretta, in linea con la globalizzazione, che sia piu' tollerante con persone che arrivano da determinati Paesi piu' poveri [molto piu' poveri], darebbe una possibilita' di vita a persone che la vorrebbero, eliminerebbe migliaia schiavi e toglierebbe potere alle organizzazioni mafiose che gestiscono questo mercato lucrando sulla disperazione. Io come emigrante, accolta nei diversi Paesi, devo dire come la penso a proposito? Sono d'accordo con una legalizzazione di quella ampia fascia di emigrati che lavora onestamente, che cerca una vita migliore, regolarizzare per dare Liberta' e Dignita', cioe' una Alternativa a una Non-Vita. Regolarizzando si evita la creazione di emarginati sociali, che vivono in poverta' e, senza alcuna possibilita' di inserirsi in un tessuto sociale, sono facilmente arruolati dalla Malavita.
Organi. Forse questo e' l'unico punto in cui non riesco a trovare nessun lato positivo alla legalizzazione. L'Occidente ricco e acciaccato per l'aumento dell'aspettativa di vita, ha bisogno di organi per i suoi vecchietti, la domanda cresce in maniera esponenziale e l'offerta e' sempre la stessa. I Paesi dai quali arrivano piu' organi [in maniera non sempre chiara] sono Cina, India e Brasile [devo aggiungere altro?]. Una delle piu' fiere oppositrici alla regolamentazione di questo traffico e' Nancy Scheper-Hughes [ma va? una donna..], che ricorda quali siano le categorie di persone che si offrano a vendere i propri organi: sono persone senza casa, in condizioni economiche disastrose, rifugiati politici, ex soldati, prigionieri, persone con disturbi mentali, e viene sottolineato che le donne sono raramente le riceventi, ma spessissimo le donatrici. Regolamentare per lavarsi le mani e le coscienze? No Grazie.
Il Ricco e Grasso Occidente continua a fare i suoi pasti ipercalorici, leggendo notizie ignomignose.
Possiamo credere in un mondo migliore?
m...

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