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Scacco matto al…caffè

Creato il 10 gennaio 2014 da Italianbychance

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Dicono che una tazza di tè risolva tutto. E io che sono di parte aggiungo che non c’è niente di meglio che una tazza di tè, magari bio, e un buon libro per allentare le tensioni.
Ovviamente il tè dello Sri Lanka.

E’ curioso che la fortuna del tè dello Sri Lanka nasca dal…caffè. Fin dall’ ’800 il tè di Ceylon è stato gustato e apprezzato per la sua ottima qualità. Nel corso degli anni è divenuto uno dei migliori al mondo.

Oggi anche le persone che non hanno mai sentito parlare dello Sri Lanka hanno familiarità con il tè di Ceylon, proprio perché è noto per le sue caratteristiche.

La storia del tè di Ceylon ha inizio oltre duecento anni fa, quando il paese era ancora una colonia Britannica. All’epoca la coltivazione principale sull’isola era il caffè, ma a fine ‘800 le piantagioni vennero colpite da un fungo che le distrusse. E quindi mors tua vita mea la coltivazione del tè, che era stata sperimentata fin dal 1839 nei Giardini di Peradeniya vicino a Kandy, prese larga diffusione.

Le prime piante di tè erano state portate dall’India, da Assam e Calcutta dall’East India Company e nel 1867 James Taylor aguzzò l’ingegno e con gran lungimiranza piantò 20 acri di tè nella sua residenza di Loolecondera, perfezionando la tecnica della raccolta “del germoglio apicale e delle prime 1 o 2 foglioline”. I metodi di Taylor vennero utilizzati anche da altri coltivatori e presto il tè divenne così popolare che tutte le coltivazioni di caffè furono convertite in piantagioni di tè.
L’alchimia di terra, sole e pioggia dell’isola di Ceylon ha presentato le condizioni climatiche ideali per la coltivazione del tè e il tè di Ceylon con il suo gusto e il carattere distinto divenne la tazza preferita di ogni consumatore, tanto che Sir Arthur Conan Doyle affermò “…the tea fields of Ceylon are as true a monument to courage as is the lion at Waterloo”.

Tea History source   1 -   2  -  3 -  4


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