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Compilation di attimi

Da Danielevecchiotti @danivecchiotti

C’è un viaggio che da sempre sognodiscoperlestate collection di fare, e per il quale mi sto organizzando da anni: una spedizione a ritroso nel tempo, dentro la storia delle hit da spiaggia, dei successi usa-e-getta per la stagione calda; una lunga vacanza attraverso le vacanze andate – altrui più che mie – traghettato dalle colonne sonore che le hanno accompagnate.
Per anni ho raccolto 45 giri e long playing; bisognoso di filologia vintage, ho arredato il mio salotto di casa con un juke-box che li facesse suonare con lo stesso identico sound che si diffondeva nei bar degli stabilimenti balneari; ho salvato sull’hard disk centinaia di foto rubate da album altrui. E da un bel po’ di tempo mi sto incaponendo su un romanzo intitolato “La Ragazza del Festivalbar” che di questo viaggio sia il preciso resoconto, senza ancora essere riuscito a trovare la forma migliore per far stare in una sola trama milioni di solchi di vinile, miliardi di granelli di sabbia, ed ettolitri di crema solare.

Così ho pensato, almeno per quanto riguarda questo sito, di concedermi piccole rapide gite dentro i Dischi per l’Estate che furono, catalogando e raccontando in breve uno dei simboli più emblematici della leggerezza e della fugacità dell’estate, delle ferie, della vita quando per miracolo si fa easy listening. Inizia qui una serie di tuffi dentro le compilation uscite in circa 50 anni di produzione discografica a 33 giri. Collezioni di brani buoni per essere frullati in poche settimane e poi dimenticati per sempre; artisti messi insieme alla rinfusa, senza una coerenza stilistica, senza un continuum, ma solo perché accomunati dall’essere usciti dalle radioline a transistor e dai juke-box nello stesso periodo.
Attimi di tempo andato che frusciano, si incantano, saltano. Brevi istantanee di momenti vecchiotti accatastati in soffitta, o su una bancarella che svende oggetti di seconda mano. Musiche e parole finiti nel dimenticatoio, andati per sempre, fuori tempo massimo, e, di conseguenza, affascinantissimi e pieni di attrattiva. Almeno per uno che porta un cognome come il mio.


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