Un giornale gode di buona salute quando riesce a scontentare un po’ tutti. Non sembri un paradosso: è la forza di un quotidiano caparbiamente radicato sul territorio. Raccontare è un dovere, un piacere, un’esigenza ma anche un rischio: quello di mettere in discussione la realtà che ci circonda. A cominciare da se stessi. È passata un’eternità da quando Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao hanno deciso di correre questo rischio, vincendo la scommessa con i lettori e dando voce a un Sud altrimenti afono.
In effetti, come ricorda il direttore Virman Cusenza, di tempo ne è passato parecchio da quel 16 marzo del 1892 che vide uscire in edicola il primo numero del Mattino, quotidiano simbolo della città di Napoli e più in generale dell’editoria meridionale.
Venerdì la testata fondata da Eduardo Scarfoglio e Matilde Serao compirà ben 120 anni, e per celebrare l’importante ricorrenza il giornale ha preparato un inserto speciale, allegato al quotidiano nell’edizione di mercoledì 14 marzo, con alcuni special guest: Riccardo Muti, Francesco Casavola, Raffaele La Capria, Antonio Ghirelli, Giuseppe Galasso. Da giovedì, invece, Il Mattino regalerà ai lettori la riproduzione di alcune prime pagine storiche della sua storia ultrasecolare.
La città bifronte - di Raffaele La Capria
La fondatrice - di Antonio Ghirelli
Il giornale amico - di Riccardo Muti
Notizie per tutti - di Francesco Paolo Casavola
Storia e potere - di Giuseppe Galasso