Gli Angeli del Fango di oggi in azione a Genova
In questo articolo non voglio parlare in maniera specifica delle alluvioni verificatesi a Genova in particolare descrivere i danni i perche’ responsabili e rimedi, sembrerebbe un ritorno al passato precisamente aver inventato la macchina del tempo , in quanto potrei benissimo ripubblicare l’articolo Le Alluvioni: “tutta colpa dei Borboni” ? dove oltre a contrastare le dichiarazioni del grande Villaggio circa il fatto che le alluvioni siano il risultato di un retaggio Borbonico, indicai i motivi e responsabilita’ non dovute ai Borboni, bensi’ ad un retaggio tutto italico risalente agli anni 70 che e’ proseguito fino ad oggi nel distruggere il nostro patrimonio naturale che poteva essere motivo di ricchezza economica , vorrei parlare, anzi scrivere, degli angeli del fango , del ritorno di un movimento che nasce spontaneo : ragazzi che si sono procurati stivali e pale e via a spalare il fango, per pulire le strade malconce di Genova . Anche qui Paolo Villaggio ,al quale mi rivolgo con grande umiltà,’ polemizza sostenendo che anche gli angeli del fango hanno le loro responsabilita’ ed e’ facile adesso spalare. Penso che molti di questi ragazzi non erano ancora nati quando a Genova qualcuno ha cementificato fiumi e torrenti o consentendo di costruire abitazioni quasi nei letti dei fiumi , del resto gli angeli del fango non sono movimento politico, ma che sorge spontaneo nel cercare di aiutare le popolazioni colpite da calamita’ naturali . Gia’ nel 1966, quando un’alluvione colpi’ Firenze migliaia di giovani volontari si dettero da fare per aiutare i Fiorentini ,salvando gran parte dei tesori artistici di questa citta’ , grazie a loro che possiamo ancora godere della visione di queste opere , fu in questa occasione che fu coniata l’espressione Angeli del Fango che parteciparono anzi si mobilitarono per altre alluvioni ? Allora qualcuno di voi si ricorda la faccia di qualcuno di quei e questi ragazzi?
Gli Angeli di Firenze in azione
Non c’e’ niente di politica in questa forma di volontariato ,solo lavoro! E’ ovvio che siano arrabbiati con chiunque abbia voluto farsi pubblicita’ sulle rovine di questa citta’ . C’e’ tanto da fare in questi giorni a Genova c’e’ poco da parlare……per fortuna caro Paolo Villaggio nella sua citta’ i giovani non sono stati colpiti da retaggio Borbonico…..e via a sfangare. Complimenti ragazzi e Complimenti a Matera che e’ stata insieme alla citta’ di Plovdiv in Bulgaria , designata come Capitale Europea della Cultura per il 2019 . Cosa eccezionale che una citta’ della Basilicata’ , spesso dimenticata….venga meritatamente premiata, del resto in questo centro si respira da sempre aria di cultura: storica/architettonica
I Sassi di Matera
I SASSI DI MATERA (primo sito dell’Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento) nel 1993 vengono nominati dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità . Si tratta di una centro risalente al Paleolitico ma che si e’ sviluppato in diverse epoche storiche(Tra i Sassi e il Parco della Murgia materana si contano oltre 150 chiese rupestri) esempio di un perfetta armonia con la natura ,un sistema abitativo in pieno rispetto dell’ecosistema, (non fu distrutta, caro Villaggio, ma rivalutata e conservata dai Borboni ,durante il regno delle due Sicilie) . Ma non dimentichiamo che Matera fu’ la prima citta’ del mezzogiorno ad insorgere contro i Nazifascisti meritando la Medaglia d’Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda, Da cio’ possiamo capire il carattere caparbio dei materani (cosi’ si chiamano gli abitanti di Matera?) che li ha spinti ad impegnarsi in tale modo da divenire capitale europea della cultura per il 2019 come riscatto ,rivincita o solo tamponare e controvertere l’esodo di giovani che Matera ha subito negli anni passati dovuti alla mancanza cronica di lavoro La testa di sasso e piena di fango d’Autore .
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