Alla volte ti trovi alla fermata dell'autobus e lui ritarda. Lo sguardo è nel vuoto, pensi solo al prossimo post da scrivere e alla pasta al sugo che desideri per stasera.
Sono quelle volte in cui hai un occhio struccato e uno no, perché l'allergia ti ha fatto piangere appena uscita di casa, hai i capelli sconvolti, colpa dello yoga in pausa pranzo.
Sempre quelle volte in cui hai le ballerina raso terra, la gonna di jeans informe di zara che hai comprato nel periodo del massimo sovrappeso (e in quelle vecchie non sei ancora rientrata). Il tutto è coperto dal piumino grigio semi-informe da battaglia.
Eppure sono queste le volte in cui uno ti fa toc-toc sulla spalla e ti dice: "Complimenti". Aggrotti le sopraciglia e chiedi perplessa: "Per cosa?" e lui ti indica in tutto il tuo metro e sessantacinque... Ridi facendo la faccia perplessa e ringrazi. E ridi perché la cosa è un po' assurda e un po' divertente, ieri avevi il tacco, la bella giacca, e invece è successo oggi.
Poi ti viene un dubbio, voi vedere che i collant blu con le righe verticale funzionano davvero per snellire i polpacci da calciatore e le cosce da ciclista?