La musica d’autore torna protagonista a “Giovani Talenti”, che anche in questa seconda puntata autunnale porta on air ospiti d’eccezione. La storia di questa settimana non ci trasporta in luogo preciso… o meglio, fa fermare il nostro dito sull’area del mappamondo corrispondente alla Francia, ma solo come punto di passaggio nella vita professionale di un vero e proprio “cittadino del mondo”. Oscar Bianchi, 35 anni, è un compositore di musica per Ensemble musicali: un settore di nicchia, il suo, ma culturalmente molto prestigioso. Nel quale è riuscito a sfondare, vivendo non in Italia ma all’estero, tra l’Europa e gli Stati Uniti.
“E’ il grande paradosso della nostra nazione: un tempo culla delle arti, tuttora un museo a cielo aperto, ma culturalmente morto. Il nostro è un Paese splendido, pieno di risorse e potenziale, ma in declino sotto moltissimi aspetti. Il dramma è che l’Italia pullula di talenti naturali. Talenti che però uccide! Non tutti possono permettersi di vivere di sola musica, per cui sono poi costretti ad abbandonare”: così afferma Oscar, un passato da studente al Conservatorio di Milano, che ha lasciato con l’amaro in bocca, dopo aver dovuto digerire un voto inferiore a quello effettivamente meritato, a causa di vendette trasversali tra i suoi professori. Dopo aver superato una fase difficile, Oscar accetta la sfida degli studi in Francia, per un master di perfezionamento all’Ircam di Parigi, per poi spiccare -qualche anno dopo- il salto verso la Columbia University di New York, dove comincia un dottorato. Attualmente è uno dei compositori più quotati nel suo settore a livello internazionale, tanto che diversi giornali internazionali hanno dedicato recensioni molto positive alle sue opere. Ma resta la domanda di fondo: senza il “salvagente” lanciatogli a suo tempo dalla Francia, Oscar avrebbe potuto dar sfogo al suo talento? O non avrebbe forse rischiato di vedere mortificati il suo talento e le sue ambizioni, al pari di molti altri suoi colleghi?
Questa settimana vi proponiamo un panel di ospiti d’eccezione: in onda con noi ci sono infatti il compositore Giorgio Battistelli, uno dei più noti a livello internazionale, per la sua capacità di sperimentazione, che lo porta a unire linguaggi tra loro molto diversi, quali musica e drammaturgia. Battistelli, attualmente in tourneé con la sua nuova opera “Sconcerto”, è una voce molto critica nei confronti dell’establishment culturale italiano.
Insieme a lui ospite anche il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, con la quale affrontiamo il tema più generale della difficoltà -tutta italiana- di riuscire a diventare un “Paese per Giovani”. Perché permangono così tante difficoltà strutturali, che hanno portato i giovani ai margini della società del Belpaese?
Nella rubrica “Spazio Emigranti” ospitiamo Michele Soranzo, co-fondatore del portale web Vivishanghai, uno dei siti di riferimento per la comunità italiana nella capitale economica cinese. Con lui andremo a scoprire quali sono le professioni più gettonate tra i giovani italiani in Cina. E perché vi emigrano.
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La discussione lanciata in trasmissione: “Gli ultimi mesi hanno portato con sé importanti novità: l’approvazione alla Camera del ddl Controesodo, che introdurrà incentivi fiscali finalizzati al ritorno dei professionisti “under 40″ espatriati da almeno due anni, e l’articolo 44 della Manovra, che riduce le imposte a ricercatori e docenti che tornano in Italia. Queste misure, a vostro avviso, sono sufficienti? Cosa si può fare, ancora?”
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Alla prossima puntata: sabato 2 ottobre, dalle 15 alle 15.30 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!