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Compositori contemporanei? Mica è un lavoro.

Creato il 24 agosto 2013 da Cristiano Porqueddu @Cristiano195

COMPOSITORI_MUSICA_STRANIERI

A seguito della notizia pubblicata con un post su questo blog relativo all’allucinante tentativo di eliminare (con un emendamento scritto allo scopo esclusivo di accaparrare voti) il pagamento dei diritti agli autori per spettacoli con meno di 200 persone organizzati da enti senza fine di lucro, informo i lettori di questo blog che nell’ipotesi che questa ennesima sciocchezza destinata al mondo della musica prenda corpo, in qualità di direttore artistico della Associazione Musicare (ente, per l’appunto, senza fini di lucro già organizzatrice dal 1998 di Concerti, Conferenze, Corsi, Seminari e Concorsi Internazionali), mi impegnerò perché durante la prossima Assemblea si discuta la possibilità di inoltrare direttamente ai compositori contemporanei viventi i diritti di autore calcolati su una percentuale del compenso pagato agli interpreti.

A tal proposito, pubblico qui un post dalla pagina Facebook di Angelo Gilardino, tra i maggiori compositori italiani in attività, la cui amara ironia incontra il mio completo accordo:
“L’emendamento prevede anche l’eliminazione del pagamento del diritto d’autore per le associazioni non a fine di lucro che organizzano esecuzioni di brani musicali dal vivo.” Fantastico. Il che significa: signori compositori, oltre a venire derubati: 1) dai socialnerwork che mettono i file audio delle vostre opere on line senza versarvi nemmeno un centesimo; 2) dalla Siae, che invalida i programmi contenenti le vostre musiche con la scusa degli errori di compillazione, e non vi versa un centesimo; 3) dai ladri che fotocopiano le edizioni delle vostre opere e le pubblicano on line a disposizione (gratis) di altri ladri; 4) dalle case discografiche che producono i loro cd in paesi dove non esiste il diritto d’autore e poi però li vendono in tutto il mondo, senza riconoscervi nemmeno un centesimo, come se voi foste deceduti da più di 70 anni; oltre a tutto ciò, d’ora in poi, anche le esecuzioni dal vivo che miracolosamente sfuggissero ai vari taglieggiamenti e portassero un centesimo alle vostre esangui finanze, verranno “liberalizzate”. Così, potrete stare certi che lavorerete per pura passione, e sarete veramente mondati da ogni impurità terrena. PS: le associazioni senza scopo di lucro potranno però seguitaere a pagare stipendi ai direttori artistici e agli impiegati, e i signori esecutori continueranno a percepire i loro compensi anche per i concerti esenti dal diritto d’autore. Soltanto voi sarete fatti d’aria. Firmato, la commissione. Di esperti, naturalmente.”

Personalmente, e meno ironicamente, trovo offensivo e disgustoso che invece di tagliare i costi di un elefante con un miliardo di debiti (di cui 800milioni proprio verso gli autori!) si costringano autori e compositori a lavorare senza riconoscere loro un legittimo compenso.


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