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Comprare beni e servizi senza denaro? In Calabria si può

Creato il 22 novembre 2013 da Makinsud
Comprare beni e servizi senza denaro? In Calabria si può

aiutamundiÈ arrivato anche in Calabria, precisamente a Locri e nel suo hinterland, il Progetto “Aiutamundi”, grazie all’accordo raggiunto con l’Associazione artigiani e commercianti Lara/Claai. Il Progetto, voluto fortemente dal Gruppo cooperativo Goel, si basa sulla creazione di un circuito di pagamento in cui cittadini e imprese comprano beni e servizi senza l’utilizzo del denaro contante. Tale approccio rivoluzionario ha lo scopo di attivare e far emergere tutte le possibili risorse locali che possono concorrere alla creazione di uno sviluppo socio-economico della comunità. Il progetto “Aiutamundi” – dal dialetto “aiutiamoci” – tende dunque ad attivare le risorse del territorio per creare sviluppo.

In zone dove si vive molto spesso ai limiti della sopravvivenza a causa di una forte disoccupazione, tale progetto può rappresentare un’alternativa valida per chi offre un bene o un servizio, ma non ha la controparte a cui rivolgersi, e chi ha bisogno di un bene o un servizio ma non ha il denaro contante per usufruirne. A tal proposito, con “Aiutamundi” si cerca di risolvere un problema molto sentito nella Locride: l’incapacità della domanda di pagare monetariamente l’offerta, in quanto da una parte ci sono molti disoccupati – oltre che una vasta presenza di una piccola produzione agricola ed artigianale che non trova mercato – dall’altra ci sono molti bisogni disattesi.
Al riguardo, per risolvere tale contrapposizione, il progetto cerca di creare un sistema di scambio di prodotti e servizi, che sia complementare al mercato ordinario, coinvolgendo la maggior parte delle competenze e conoscenze presenti nel territorio della Locride. Grazie ad “Aiutamundi”, dunque, sarà possibile vendere i prodotti degli operatori oppure offrire la propria competenza e professionalità per guadagnare crediti che verranno utilizzati per acquistare beni o servizi di cui si ha bisogno.

Alla luce di tali aspetti positivi, il progetto è stato accolto con molto entusiasmo in quanto è riuscito a costituire una partnership territoriale di 37 enti, composta da Comuni, cooperative sociali e associazioni no profit, oltre che il sostegno finanziario della “Fondazione con il Sud”, ente no profit nato dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del volontariato e del terzo settore per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno sostenendo “iniziative esemplari” di sviluppo locale al Sud.


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