Comprerò tutti i giocattoli di Dio

Creato il 28 dicembre 2010 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di RomanticaVany & Iannozzi Giuseppe

Dedicata…

di RomanticaVany

Luccicano le vetrine, le piazze
per il Natale di luci vestite
e a me prende la malinconia.
Nella luce fioca
mi lecco i baffi
se penso ai giorni
passati davanti
a zuppe di latte,
a tazze orlate di miele;
annego così i tristi pensieri…
Che peccato questa solitudine,
questo scriver versi
pensandomi un giorno
senza di voi.
Come un soffio di luna,
la brezza mi troverà impreparata;
di già una lacrima scende piano…
Comprerò
tutti i giocattoli di Dio
ma io non voglio perdervi mai,
Mamma e Papà.

Sempre gattina indifesa

di Iannozzi Giuseppe

Lo so che fa freddo
che fa tanto tanto freddo
e che dispettose le nuvole
invadono cielo e sole
ma tu mia Gattina indifesa
ti devi ora alzare
e a passetti piccoli piccoli
in cucina sgattaiolare
trovare la ciotolina
e il latte fresco leccare;
devi poi anche miagolare,
far dispettini a destra
e a manca, e nella stanza
del tuo amore saltare,
prender a leccargli il viso
ancor sporco di barba
tentar di graffiarlo sul vivo
saltandogli sulla pancia
Vedrai che infine si sveglierà
Non farai in tempo
a lanciar un miagolio
ché lui ti avrà già raccolta
tenendoti ben stretta
con delicatezza fra le mani
ridendo e baciandoti
ormai ricco di felicità

Lampi di Luce

di RomanticaVany & Iannozzi Giuseppe

Al mare ti ho conosciuto,
tra la spuma delle onde
spumeggianti e altissime
ti esaltavi per un pesce
a mani nude pescato.

Tra i cavalloni ti movevi,
forte e sicuro al pari di Nettuno
faraglioni e scogli non temevi.

Veloci capriole e colpi di reni,
da questa immagine inebriata
ti spiavo io dal bagnasciuga.
Con le gote infocate seguendo
con gl’occhi il movimento
dei tuoi fianchi infine portati
sulla sabbia infocata
della spiaggia invano ho cercato
di farmi piccola piccola, un po’
vergognosa per averti desiderato.

Ma presto un mai provato
languore m’avvolse
e l’alma mia fu sottomessa;
ancor dir non so se il sole fu
a portar nel cor mio vano turbamento
o se di te cotta di brutto sol ploravo
perché il silenzio d’attorno venisse
per sempre rotto dalla voce tua.

In braccio alla notte

di RomanticaVany & Iannozzi Giuseppe

Fredda luce quella ch’appare
sulla brina nel primo mattino
d’inverno.

Tra i rami in braccio alla notte
ha dormito il vento scotendoli
un poco appena, e il paesaggio
d’intorno ha ricamato di bianco.

Nascosto il sole in penombra giace
tra declivi e nevosi anfratti;
il sorriso di tanto in tanto scioglie,
ma presto scompare
dalle ombre boschive inghiottito.

S’inarca su di me la notte fonda
per in inutili pensieri di tormento;
ed io sol chiedo che sia l’amor mio
a scaldarmi il core.

Arrivi infine tu, così, per caso
e per caso le chiavi lasci
al segreto dei giorni dell’inverno,
alla sua Casa di Ghiaccio.

Al pari di Nettuno

di RomanticaVany & Iannozzi Giuseppe

Stare sveglia
chiedendomi
se questa notte trascorsa
a vagare tra luminose stelle
potrà mai portare
il pensier mio a te.

Dormire
sperando che un sogno
mi lasci al mattino
il sapore del miele;
sognare carezze leggere
che durino il tempo d’un giorno;
e poi di nuovo notte,
per un altro sogno
che inondi la mente
con quel caldo stupore
che il soffio del vento soffia.
Esser vicini,
lontani mai veramente.

Nelle confuse mie notti
ti guardo svanire
tra lampi di luci
dentro al Natale
mentre il cuore promuove
battiti a mille all’ora
che nell’anima mia
di bimba piccina
niente perdono in vitalità.


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