Innanzitutto chiedo scusa ai lettori non friulani che non ne potranno più di trovare post sulle elezioni imminenti (le abbiamo per comune, regione, e provincia – probabilmente in via di abolizione). Non dev’essere tanto divertente per voi. Tra l’altro di candidati è molto più interessante parlare lontano dalle elezioni, per vedere quello che fanno, piuttosto che a ridosso, quando si limitano a promettere. E non è nemmeno un argomento chissà che appassionante di suo. Però portate pazienza ancora un po’: penso di dovere delle spiegazioni riguardo a come sono finita addirittura capolista di Sel per il comune di Udine.
Tempo fa avevo espresso su queso blog l’intenzione di candidarmi. Poi ho cambiato idea. Poi mi è stato chiesto se volevo candidarmi con Sel, e io ho detto di no, per due motivi: uno, avevo espresso il mio sostegno alla lista di Rivoluzione Civile e non mi sembrava coerente andare di qua e di là, anche se le formazioni sono vicine come orientamento; due, a me non interessa tanto entrare in consiglio comunale quanto vedere accolte certe proposte fondamentali da più liste possibile. Poi sono andata a firmare per permettere a Sel di presentare una lista alle regionali, e ho visto che c’era davvero bisogno di candidati alle comunali. La legge prevede che ogni lista abbia un numero di candidati pari almeno a due terzi del totale dei consiglieri che verranno poi eletti – è un sistema che non ha molto senso, perché significa in pratica che molti dei candidati hanno la quasi certezza di non venire eletti, soprattutto in liste minori, e sono quindi quasi dei prestanome. Allora ho detto: va bene, se vi serve un altro nome mettete pure il mio (come indipendente). Al limite, ho pensato, non faccio campagna elettorale e mi limito a commentare le proposte.
Il giorno dopo sono andata di nuovo a firmare e ho scoperto che la lista era stata ordinata in ordine alfabetico e che io ero quindi, con mia grande sorpresa, la prima. Ovviamente, essendoci le preferenze, questo non significa molto e non garantisce nulla. Io non ho intenzione di fare una grande campagna per me stessa, piuttosto voglio vedere che margini ci sono per influire sul programma e in cosa aderire a quello di Honsell e in cosa distinguersi. In particolare, è importante la questione della mobilità e dell’edilizia e gestione del territorio – il Piano Regolatore di questa amministrazione non andava bene e per fortuna Sel si è astenuta dal votarlo. Se volete nei vecchi post trovate i miei severissimi commenti.
Non ho ancora visto le liste complete, so che alcuni assessori dell’amministrazione uscente (e a mio giudizio non i migliori) sono in parlamento o candidati alle regionali, e spero che si ricandidi in comune Enrico Pizza, che a mio giudizio è stato l’esponente più coraggioso di questa amministrazione e ha fatto quello che ha potuto per la mobilità sostenibile. So che si ricandiderà il dott. Canciani con Innovare con Honsell, e sono contenta perché è sensibile sulle questioni ambientali e parte integrante di Mobicittà. Per cui se non volete votare Sel sicuramente ci sono altre buone possibilità. A livello comunale è possibile conoscere le persone e notare le differenze che ci sono anche all’interno di una lista o partito.
Per quanto riguarda me, sono curiosa di vedere cosa comporta una candidatura. Vi terrò aggiornati.