Torino capitale del lavoro intelligente: l’assessora alle politiche educative del Comune di Torino Maria Grazia Pellerino commenta il protocollo per il rilancio dei territori ottenuto grazie alla sinergia tra Comuni e Università.
“Torino Città Universitaria è una delle leve fondamentali dello sviluppo per fare diventare la città una grande capitale del lavoro intelligente”, ha commentato al sito dell’Anci la signora Pellerino, riguardo il protocollo tra l’Associazione dei Comuni Italiani (Anci) e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui), siglato alla XXXII assemblea annuale Anci tenuta al Lingotto di Torino.
Torino capitale del lavoro intelligente. CLE. Photo credit: elisa416 / Foter / CC BY-ND
“La Città – dice Pellerino – possiede due Atenei di eccellenza: Politecnico e Università degli Studi, in vetta alle classifiche degli Atenei italiani, ed una folta presenza di istituti di alta formazione e della conoscenza, sedi regionali di ricerca, del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Torino ospita una comunità universitaria di circa 100.000 persone composta da studenti, docenti, ricercatori e visiting professors, una comunità che rappresenta più del 10% dei suoi abitanti. Gli studenti fuori sede sono il 20% e di questi il 10% è rappresentato da studenti internazionali, con un trend costantemente in crescita negli ultimi anni”.
Quindi, Torino capitale del lavoro intelligente: secondo Pellerino questo successo è spiegabile grazie alle politiche di internazionalizzazione e alla capacità attrattiva data dall’offerta dei servizi di accoglienza e sostegno al percorso universitario. Tutto questo, unito alle alte qualità didattiche che gli Atenei offrono agli studenti.
“Il Protocollo – sottolinea il Rettore dell’Università di Torino, prof. Gianmaria Ajani – si presenta come un quadro che conferisce senso a numerose azioni specifiche, posiziona buone pratiche già in atto col giusto rilievo e ne promuove lo sviluppo e la moltiplicazione. Un’Università di dimensioni proporzionate alla città in cui ha sede o un sistema universitario in una regione o in una metropoli, attira risorse di conoscenza su di un territorio anche se non se lo propone ma, se è inserita in un disegno strategico (come ad esempio quello che per Torino è il Terzo Piano strategico Torino Metropoli 2025), può diventare una leva formidabile per rafforzare il tessuto produttivo e distributivo con l’innovazione proveniente dalla ricerca, per elevare il livello culturale”.
E.S.