Il CISSACA si era lamentato che il Comune era moroso. Ieri, in una burrascosa assemblea sindacale “allargata”, Palazzo Ghilini si era detto disposto ad un atto di generosità, mettendo mano al portafoglio.
“Innanzitutto – precisa il sindaco Piercarlo Fabbio – formalmente non siamo stati invitati all’incontro: il fax d’invito è arrivato al mio ufficio solo ieri mattina alle 9,14. Va poi sottolineato che si trattava di una riunione con i sindacati, che, come riportato oggi da alcuni organi di informazione, hanno contestato la presenza dei lavoratori, ‘perché con loro in sala non era più una trattativa’. Sul fronte pagamenti, infine, basta con le strumentalizzazioni politiche. La Provincia, che si è detta pronta a dare un milione, anziché mostrarsi così pubblicamente generosa, versi quanto deve da tempo al Comune: ben sei volte tanto quel milione. Da parte nostra, infatti, già durante l’incontro in prefettura del 7 ottobre scorso, avevamo dato la piena disponibilità ad anticipare la somma in scadenza il 30 ottobre, qualora da Palazzo Ghilini fossero arrivati i pagamenti del debito. Ma purtroppo stiamo ancora aspettando”.
Il futuro del CISSACA, comunque, resta appeso alle decisioni prese dall’alto: per legge il consorzio, stessa sorte dell’ICS, dovrà scomparire alla prossima scadenza del CdA. Da Roma – o meglio da Torino – dovranno decidere come ripartire i servizi (Asl, comuni stessi) e se saranno in grado di garantire la stessa qualità.