I pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni italiane nei confronti delle imprese fornitrici di beni e servizi, si sa, è una incognita. Avere a che fare con Comuni e Regioni, quando si tratta di ricevere denaro, significa aspettare mesi e mesi fra vincoli burocratici e ritardi. L’Ufficio studi della CGIA ha analizzato i siti web di tutte le Pubbliche Amministrazioni che hanno l’obbligo di pubblicare pagamenti e date in cui vengono effettuati e ha stilato una classifica dei comuni più ritardatari.
Ebbene secondo questa tabella Napoli sarebbe fra i comuni più celeri nei pagamenti alle imprese, versando quanto dovuto con un ritardo che si attesta fra i 21 e i 41 giorni. Parliamo sempre di un ritardo e questo potrebbe andare in contrasto con l’idea di definirla “meritevole”, ma in relazione agli altri capoluoghi di regione risulta un numero di giorni esiguo.
Se consideriamo che in cima alla classifica il record negativo è del comune di Catanzaro, con un ritardo solito di 144 giorni nei pagamenti, il mesetto di ritardo della nostra città sembra veramente degno di nota. Sopratutto considerando che più ritardatari di noi sono Roma, dai 76 agli 82 giorni, Venezia, dai 64 agli 80, Torino, 34 giorni, e Firenze, dai 24 ai 70, paesi che si autodefiniscono più istituzionalmente evoluti del nostro, questo sembra un vero e proprio schiaffo morale. Non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale Napoli spicca: secondo il sito “sanniportale.it” il comune di Salerno sarebbe solito avere un ritardo nei pagamenti di 315 giorni, quasi un anno.