UNA MARCIA PER RICORDARE EMANUELE ARTOM
Domenica 25 marzo 2012 – ore 17.30 Via Sacchi, 58
Comunità Ebraica di Torino – Città di Torino – Comunità di Sant’Egidio
UNA MARCIA PER RICORDARE NON C’E’ FUTURO SENZA MEMORIA Il 25 marzo 1944 venne arrestato dalle SS il giovane partigiano ebreo Emanuele Artom, seviziato e tradotto alle Carceri Nuove di Torino, morì per le atroci torture subite il 7 aprile 1944. Il suo corpo non fu restituito e non venne mai ritrovato.La Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Torino insieme alla Città di Torino fanno memoria di questo efferato delitto compiuto nelle Carceri della città, simbolo di una persecuzione razzista e antisemita che ha devastato la Comunità Ebraica torinese e la coscienza civile di una convivenza plurisecolare nella città di Torino.
Un “pellegrinaggio della memoria” che percorrerà la strada dalla casa della famiglia Artom, sosterà presso la Scuola Ebraica e giungerà al Tempio in piazzetta Primo Levi, farà ripercorrere quel percorso che il giovane Emanuele aveva compiuto migliaia di volte dopo la promulgazione delle Leggi razziste del 1938.
Una proposta a tutta la città, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, perché non dimentichino la tragedia della violenza antisemita, della guerra, della deportazione e della Shoah che ha inghiottito la vita di milioni di ebrei e ha ferito profondamente anche la nostra città.
Una marcia silenziosa si snoderà da Via Sacchi 58, dove abitava la famiglia Artom, passando dalla Scuola Ebraica di Via Sant’Anselmo 7 e giungendo davanti alla Sinagoga, in piazzetta Primo Levi, dove la manifestazione si concluderà alle 19.15.
Parleranno: Piero Fassino – sindaco di Torino, rav Eliahu Birnbaum – Rabbino Capo di Torino, Ugo Sacerdote – amico e compagno partigiano, Giuseppe Segre – Presidente della Comunità Ebraica di Torino, Daniela Sironi – Comunità di Sant’Egidio.