L’importante è sentirsi giovani dentro. E io dentro mi sento parecchio giovane, almeno fino a quando non ricevo un sms pieno di TTT QLL GRZ e via zippando.
Eh sì: una volta si usava WinZip per comprimere i files. Oggi si cerca di comprimere ogni cosa in un tentativo di sintesi estrema che storpia la nostra lingua in modo definitivo e, per chi non è più tanto giovane, del tutto incomprensibile.
E mentre la più antica università britannica continua ad aggiungere i neologismi derivanti dalle conversazioni sul Web tra i lemmi del dizionario, io mi stavo quasi abituando al “xchè” che lui impunemente si è trasformato in un “xkè” e ora definitivamente in un “xk”.
Se nel 2009 la Oxford University aveva eletto “unfriend” di Facebook come parola dell’anno, oggi l’Oxford English Dictionary include LOL (=Laughing Out Loud), OMG (=Oh My God) e addirittura il glifo ♥, che ultimamente sta sbancando da Facebook a Twitter in uno sbrodolare perenne di amore e affetto.
A me la lingua italiana sembrava così bella ma pare che la ruota del progresso prima o poi ti riporti al punto di partenza, e se pensiamo che i nostri politici si esprimono mostrando il dito medio, tutto sommato le giovani leve possono ancora vantare una discreta cultura.
Stamattina ho ricevuto questo sms: “DV CZZ 6? STAS 9 O DM 9 DVT CC FE X LZ MKT”.
Ho risposto a caso. E quasi sicuramente l’ho PRS NL CL.