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Il primo gennaio dell'anno 2000 l'intero pianeta festeggiò l'inizio del terzo millennio, ricordate? Fui uno dei pochissimi terrestri a passare il 1999 cercando inutilmente di fare capire ai miei vari interlocutori che in realtà non sarebbe stato così e che il secondo millennio non si sarebbe concluso il 31 dicembre 1999, bensì il 31 dicembre 2000. Niente da fare, conteggio troppo difficile. Mi adeguai, sfinito ma non domo (non potevo fare altro) al volere mondiale, e come tutti gli abitanti della Terra allo scoccare della mezzanotte stappai lo spumante inneggiando forzatamente alla nuova era. "Ttacca 'u sceccu aundi voli 'u patruni" (lega l'asino dove vuole il padrone) recita un antico detto delle mie parti. Il perché si volle anticipare di un anno l'evento sfruttando l'incommensurabile ottusità evidenziata da miliardi di individui, è chiaro: incassare con un anno di anticipo gli smisurati guadagni che ne sarebbero scaturiti. Festeggiamenti continentali, nazionali, regionali, cittadini, paesani, rionali, condominiali, familiari. Immense somme di denaro investite sul più diabolico inganno sulla più vasta scala immaginabile realmente certificato di tutti i tempi. Partecipammo tutti a realizzarlo: chi organizzandolo, chi trascurandolo, chi tacendo, chi subendolo. Mai ci fu, e credo mai più ci sarà, una comunione d'intenti così allargata sul pianeta Terra: FESTEGGIAMO!!! L'inconfutabile dimostrazione che se si è tutti d'accordo si può fare qualsiasi cosa, anche negare lo scorrere del tempo, o anticiparlo, o posticiparlo. Non lessi, a quei tempi, nessuna nota né alcun articolo di peso che minimamente accennasse alla possibilità che si trattasse di un "errore". Nè in Italia né all'estero. Tacquero gli opinionisti, gli scienziati, il Vaticano, la Nasa, la RAI... La RAI... Quest'anno la RAI ci ha riprovato, naturalmente con le dovute proporzioni, una cosa "tra di noi": ha tentato di anticipare di circa quaranta secondi lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2015. Ma stavolta non c'era l'accordo planetario, il Popolo se ne è accorto e ha protestato, i giornali hanno scritto. Scandalo. Un funzionario RAI che probabilmente ha avuto la sola colpa di eseguire disposizioni non scritte è stato appena licenziato. Siamo tutti soddisfatti, perché la legalità è una cosa seria, occorre dare un esempio e chi commette scorrettezze deve pagare. E poi, il Popolo Italiano non si prende in giro... almeno, non se non lo vuole lui.
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