Eleonora C. Caruso è nata nel 1986 e si è annoiata finché non è andato in onda Sailor Moon. Nel 2001 ha cominciato a scrivere in rete fanfiction sui suoi anime preferiti, conquistando in breve tempo migliaia di lettori. Ha fatto l’operaia, la commessa, l’impiegata, la centralinista di call center. Vive nella provincia di Novara e ha un blog dove parla senza soluzione di continuità di ciò che ama.
Blog: Here. In My Head
Fan Page:Eleonora C.Caruso
Titolo: Comunque vada non importa
Autore: Eleonora C.Caruso (Traduttore: //)
Serie: //
Edito da: Indiana (Collana: I Lucci)
Prezzo: 14.50 €
Genere: Romanzo
Pagine: 240 p.
Voto:
Trama: Darla vive arenata sul divano di casa, incollata al computer, esce solo per andare in fumetteria. Manga e cartoni giapponesi sono il suo universo, veri e propri oggetti salvifici, le uniche coordinate per lei valide. Tra Twitter, social network e battute al vetriolo, a ventidue anni si è asserragliata in un fortino apparentemente inespugnabile, chiudendo fuori un padre con cui non riesce a dialogare, il fratello Andrea che l’ha sempre messa in ombra, un’università che non ha nulla da offrirle. Ma quando Andrea si ammala gravemente, vittima dell’odio per se stesso, Darla è costretta a distogliere gli occhi dal monitor e a guardarsi intorno: scoprirà che il suo mondo non le basta più, e avrà bisogno di amare, di litigare, di fare spazio a chi, fino a quel momento, ha sempre respinto.
Recensione
di CriCra
Eccomi nuovamente qui a commentare un’altra storia molto bella e davvero intensa. Stavolta vi parlerò del libro di Eleonora C. Caruso la quale grazie alle sue abili doti di scrittrice ha scritto per tutti noi il suo libro d’esordio: Comunque vada non importa.
Protagonista della trama è Darla, una ragazza del tutto particolare. A quale ragazzina verrebbe mai in mente di chiedere alla propria nonna di poter tagliare la testa ad una delle galline del pollaio? Non chiamiamola strana perché sicuramente, ai suoi occhi, è tutto il mondo ad esserlo. La sua vita in famiglia è alquanto ricca di problemi. La mamma morta prematuramente, un padre remissivo e molto spesso assente per il suo lavoro, un fratello, Andrea, tormentato da gravi problemi esistenziali che lo portano all’autolesionismo.
Darla è una ragazza pigra, disordinata. Lei è una che non tergiversa sulle cose. Esterna tutto ciò che pensa attraverso il suo carattere duro e spesso cinico. Un carattere che si è forgiato in questi termini a causa dei problemi nella sua famiglia e di conseguenza nella sua vita quotidiana.
Darla ci farà conoscere un mondo tutto suo. La sua sfrenata passione da vera “Otaku” per i manga e gli anime giapponesi, mania che le consente anche di sfuggire ai problemi che la tormentano. Come avrete notato sulla copertina, infatti, c’è l’immagine di una cosplayer che veste le sembianze di uno dei suoi personaggi preferiti: Rey Ayanamu, protagonista del Manga/Anime Neon Genesis Evangelion
In quegli anni ero di legno. Se vuoi sopravvivere
alle superiori è meglio che ci pensi subito e che
fai l’anestesia al cuore. Mi hanno derisa, insultata,
lanciato cibo addosso e chiamata cessa: non ci ho mai fatto caso.
Solo una volta un ragazzo mi ha strappato Berserk dalle mani e
me lo ha rotto. Il giorno dopo ho dato fuoco al suo zaino.
Darla si scontrerà nuovamente con la dura realtà nel momento in cui il velo che aveva davanti ai suoi occhi cadrà. Suo fratello Andrea è malato. Ha davvero bisogno di aiuto. E lei, suo padre e lo stesso Andrea lo hanno sempre saputo. Il loro rapporto, padre, figlio e figlia, è sempre stato ostico e distante. Ognuno di loro si accusa a vicenda di colpe che in realtà non rispecchiano altro che gli errori commessi da tutti. E poi, quando ci si ritrova davanti ad un gesto tragico ed estremo o all’inevitabilità della vita, non ci si rende conto del perché o del motivo per cui si sia arrivati a quel punto.
Ho guardato per la prima volta nella spaccatura
dentro di me, la differenza tra quella che sono e che sento
di essere, una persona piena di storie all’interno, esperienze,
persone che ho conosciuto e luoghi in cui ho vissuto, e poi,
all’esterno, solo questo: una ragazza sola, e con centoquattro Bic.
Un linguaggio logico e preciso. Mi ha colpito la vastità della conoscenza e l’uso della terminologia inerente non solo al magico mondo dei manga/anime giapponesi ma anche a quello del mondo informatico, del web, di internet e di tutto ciò che è collegato ad esso. Leggere questo libro è stato come sedersi comodi in poltrona a guardare un Anime. Oppure come sfogliare le pagine di un manga che lentamente scivola in diversi generi, dallo yaoi (tra uomini) a quello Het (tra donne e uomini), affascinandoti con le sue piccole perle di saggezza lasciate lungo il percorso.
Infine, cosa che non capita spesso nei libri, è lo stesso epilogo che ti colpisce e ti lascia soddisfatta. Un finale che racchiude in sé stesso una chiusura e una apertura al futuro. Non è un “happy end” e allo stesso tempo neanche un brutto finale, ma come era giusto che fosse.
Profondo! È questo il termine che mi viene in mente così di getto per definire questo libro. Ti colpisce l’intensità che l’autrice ha messo in tutto il libro e, in special modo, in tantissimi passaggi, tanto da volerli rileggere e cercare di imprimere bene nella mente il loro significato. E magari citarli tutti per far capire quanto ti siano piaciuti. Questo è quello che avrei voluto fare io ovviamente, ma lascio a voi altri lettori il piacere di leggerlo e di commentarlo, nella speranza che vi sia gradito come lo è stato per me.
Voglio fare personalmente i miei complimenti a Eleonora e dirle che il libro mi è davvero piaciuto tanto. Oltre tutto ho potuto prendere appunti su i titoli di anime che non conoscevo e che potrò vedere per mio puro diletto. Ciao Eleonora, complimenti e grazie ♥