Capita, no? Giri in lungo in largo per la città per incontrare, assaggiare, testare, degustare, riassaggiare di nuovo… e ti perdi le cose belle che hai a un tiro di schioppo. Non sono ahimè esente da questa regola malefica. Però sto giro ho rimediato.
Parlo del ristorante Da Noi IN, che si trova all’interno dell’Hotel Magna Pars di via Forcella, a 500 mt da casa.
L’occasione per intrufolarmi nella cucina dello chef Fulvio Siccardi l’ho avuta grazie a Birra Moretti, Il piacere in abito da sera. L’iniziativa, giunta al terzo anno consecutivo, prevede che chef di diverse note cucine milanesi studino un menu da abbinare e a base di Birra Moretti.
Prima di degustare i piatti studiati dallo chef, mi sono fatta raccontare un po’ di cose. In particolare mi ha narrato del suo lavoro presso Le Clivie di Alba, dal 2000 al 2004, che ha dato seguito a quello di Carlo Cracco venuto a Milano, per cui ha ottenuto la stella Michelin a fine 2001. Nel 2004 si è spostato al Conti Roero con la moglie, dove è rimasto fino al 2010, ottenendo di nuovo la stella a fine 2005. Da tre anni lavora al Da Noi IN, dove fa numeri altissimi insieme a 9 ragazzi che turnano per coprire dalle colazioni del mattino fino alle cene e agli eventi. Per darvi un’idea, si parla di un prossima manifestazione con 800 invitati e 4 buffet dai menu diversi, con temi esotici tipo “California Beach” e “Albero Agrumato”.
L’hotel si trova a fianco di via Tortona, in una delle nuove zone della moda e del design. È frequentato da molti addetti ai lavori, ed è apprezzato per l’architettura stilisticamente interessante, che unisce vetro e legno, e ambienti con grandi vetrate che danno sul giardino interno.
Grazie a questa frequentazione “modaiola”, Fulvio ha la possibilità di osare con piatti anche piuttosto arditi, ad esempio abbiamo ricordato insieme un audace branzino con crema di pistacchi e vaniglia, affiancato da carciofi stufati.
In realtà, nella carta del ristorante, lascia fissi alcuni piatti che derivano dalle sue origini piemontesi e che ho apprezzato moltissimo, come l’uovo cotto a bassa temperatura con tartufo e crostini croccanti (un must) e la carne al coltello rivisitata con verdure fresche.
Eccovi invece il menu dedicato a Birra Moretti Gran Cru (con commenti dello chef):
Passatina di fagiolo tondino del tavo, calamari, seppie, prezzemolo – “avevo già in mente da tempo questo piatto, ideale con la birra per la cottura e la consistenza del calamaro. Questo tipo di fagiolo è raro, abruzzese, corposo e farinoso, si lega bene con sedano carota e cipolla. Per il gel al prezzemolo uso olio EVO, acqua e gomma xantana che si lavora a freddo.”
Gnocchetti di patate e spinaci, crema di cavolo rosso, salsiccia di vitello e Birra Moretti Gran Cru – “Volevo stupirvi con effetti speciali! Il colore degli gnocchi di patate e spinaci contrata con quello della crema di cavolo viola e si sposa con il ragù di salsiccia di vitello bianco, bagnato con tanta birra.”
Alcol, fumo, rock n’roll d’agnello – “Si chiama così perché si prepara con la birra (alcol), la carne viene affumicata (fumo) e si accompagna con una “roccia” (rock) di pasta sottile ripiena di spinaci al burro.”
Mela essenziale – “Il dolce dell’infanzia, con 5 tipi di mela. Frittelle alla birra con renetta, spuma con mele rosse dea Valtellina, pink lady con buccia a fette sottovuoto con fave di tonka, cialde croccanti disidratate e salsa allo zenzero fatte con mele Golden, sorbetto di mela verde classico.”
Vi lascio alle foto delle portate, che dovete immaginare di potersi godere in un ambiente estremamente rilassante ed elegante, ma non troppo formale, anzi molto accogliente e caldo, anche grazie ai caminetti di design.
Potete seguire online #danoiin e #magnaparshotel per vedere cos’altro combinerà questo chef… un po’ rock come il suo agnello.
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