Con che temerarietà persiste! Ancora lui, Mino Jotta!

Aiuto! Anche un “memo”, cioè un pervicace promemoria, dato che taluni non vogliono che io mi dimentichi dell’appuntamento con l’incubo peggiore degli ultimi vent’anni. Una serata con Mino Jotta, lì, di fronte a un volonteroso pubblico, il sorridente e simpatico Giacomo detto Mino, che indisturbato ci racconta la discesa in campo di Silvio Berlusconi!!!! Ma si rende conto l’ing. Jotta di chi ci vuole parlare?

Sì, sì, lo sappiamo… trent’anni di inganni, ruberie, misteri, mafia, affari e leggi incostituzionali che ci hanno fatto precipitare nel baratro!

Lunedì 5 novembre, alle 21 presso il laboratorio politico-culturale Polide di via Palestro 42, si terrà il secondo appuntamento del ciclo di incontri dal titolo “Scomporre la storia per ricomporre la politica: la storia della Repubblica italiana attraverso testimonianze cremonesi”, organizzato dall’associazione Visioni Contemporanee. Protagonista della serata, animata e condotta da Agostino Melega, l’ex segretario provinciale del Pdl Mino Jotta. Jotta racconterà la nascita del partito politico Forza Italia e la discesa in campo di Berlusconi (1994).

Il tono astutamente neutrale del comunicato non deve trarre in inganno, perché l’oggetto della serata è proprio di lui, Silvio Berlusconi, considerato addirittura come esponente del mondo cristiano, come se tutti i cristiani avessero qualcosa in comune con costui (ma sì, Berlusconi!). Mino Jotta, questo va detto, è ancora in politica: è presidente dell’Aler, ha appena lasciato la carica coordinatore provinciale del Pdl: come fa dunque a trovarsi in una posizione di distanza storica da un personaggino come Berlusconi, notoriamente interdetto dai pubblici uffici? Sarà una spaventosa serata di propaganda guarda caso in prossimità delle elezioni regionali. E questo non ci aiuterà a prevenire i mali di stagione.

Ma anch’io dispongo di un audace memo, preso da Travaglio e Gomez: una breve e interessante sintesi degli eventi che precedettero la discesa in campo, senza la quale Berlusconi probabilmente sarebbe finito dietro le sbarre. Cliccare qui per leggere la brillante sintesi di Travaglio e Gomez.