Quanti di voi conoscono il proprio gruppo sanguigno? Il gruppo sanguigno è qualcosa di estremamente personale, è determinato geneticamente alla nostra nascita, con il contributo dei nostri genitori, ed indica una singola appartenza a diversi tipi di sangue (gruppo 0, A, B, AB).
Una recente ricerca condotta in collaborazione dall’IRCCS Ospedale San Camillo del Lido di Venezia e dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Sheffield in Inghilterra ha confermato una sostanziale differenza per gli individui che appartengono al gruppo 0 in merito ai potenziali rischi di declino cognitivo legati all’avanzare dell’età. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Brain Research Bulletin le persone con un gruppo sanguigno 0 presentano maggiori volumi di sostanza grigia rispetto a chi appartiene agli altri gruppi sanguigni, soprattutto nell’area dell’ippocampo sinistro, ovvero nella regione del cervello maggiormente colpita dai danni della malattia dell’Alzheimer. Dai risultati ottenuti e, da come confermano anche i ricercatori, le persone con gruppo sanguigno 0 sono più protette contro le patologie che vanno a determinare una perdita di volume cerebrale, come accade proprio con la malattia di Alzheimer. Nonostante una signfiicativa differenza rilevata dallo studio, i ricercatori, però, non hanno ancora ben capito come il gruppo sanguigno può influire sullo sviluppo del sistema nervoso centrale degli individui.
- Ricerca di: IRCCS Ospedale San Camillo, Università di Sheffield
- Pubblicata su: Brain Research Bulletin
- Conclusione: Il gruppo sanguigno può influire sui volumi cerebrali presenti negli individui