Con il piano industriale, “chiu’ pilu pi tutti”…!

Creato il 15 maggio 2012 da Sidast

L’Azienda Siciliana Trasporti spa che sembra essere nel pieno di una campagna elettorale quando, cioè, si promettono mari e monti. Si è, finalmente, decisa a varare il tanto atteso “Piano di sviluppo industriale” che, ad occhio e croce, sembra avere le caratteristiche proprie di un “Piano di sottosviluppo industriale”, recessivo al massimo e che, piuttosto che un “libro dei sogni”, ha tutte le caratteristiche di un “libro degli incubi”….

Infatti, da un lato, si abbandonano i servizi urbani e parte di quelli  extraurbani, si eliminano le prestazioni straordinarie, si procede a pensionare prematuramente parte del personale, non si confermano gli interinali, si “ottimizza” il personale a terra e si mandano in “mobilità” 45 unità,  non si parla più di progressioni di carriera e di contrattazione integrativa. Si prevedono minori incassi da traffico e così via in maniera tale da distruggere tutto ciò che l’Azienda ha costruito in sessantacinque anni di attività a favore delle “esigenze di mobilità delle popolazioni siciliane” che, in tempi tristi come quelli attuali, con i costi della mobilità privata alle stelle, equivale a….. lasciare tutti a piedi !!!

Dall’altro lato si promettono nuovi autobus, l’incremento dei servizi turistici e aeroportuali, la creazione della più grande officina di riparazione del Mezzogiorno, ed escursioni avventuristiche nel trasporto su ferro ed in quello aereo, promesse da una ventina d’anni e mai poste in essere.

In sostanza, qualche dipendente sarà trasferito, qualche altro pensionato, qualcun altro ancora dovrà trasformarsi in meccanico o prendere il brevetto di pilota d’aereo e a molti converrà presentare le proprie dimissioni e cercarsi un altro lavoro visto che, con un migliaio di euro al mese, non si potrò andare da nessuna parte e, tanto meno, assicurare un’esistenza dignitosa alla propria famiglia….

Nel mentre la Società insiste nel progetto  di fondere “per incorporazione” le società controllate (100% di Ast Avioservizi, 100% di Ast Sistemi e il solito 51% della Jonica Trasporti il cui restante 49% rimane saldamente nelle mani del potente capo degli industriali siciliani che, anziché essere liquidato, potrà vantare un diritto di opzione, nel caso di vendita dell’Azienda ai privati).

Quello che fa veramente piacere è il beneplacito, l’imprimatur e la benedizione dei Sindacalisti aziendali ai quali i lavoratori hanno affidato le proprie fortune (retribuendoli pure, attraverso la quota mensile chiamata delega) a tutte le superiori porcherie programmate dagli scienziati che hanno assunto la guida dell’Ast e il cui capo, ad esempio, ha sottratto la macchina di rappresentanza al povero Direttore Generale  facendosi scorrazzare da Catania a Palermo e viceversa da un autista personale perennemente in trasferta, così tanto per dare un buon esempio di contenimento della spesa….

Per dirla con Antonio Albanese, vero è che i lavoratori Ast guadagneranno molto di meno ma ci sarà “cchiù pilu pi tutti” : per chi andrà prematuramente in pensione e potrà spararsi le ultime cartucce, per i più giovani che avranno più tempo (lavorando molto meno) da dedicare alle amiche alle fidanzate o alle proprie mogli e anche per chi, già in passato, a spese dell’Ast, si dedicava a tale piacevole attività sportiva….

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