«La firma di questo accordo – ha dichiarato il rettore dell’Ateneo “Avogadro” Paolo Garbarino – è un risultato davvero significativo per l’Ateneo e per il territorio e dà una risposta senza equivoci alle incertezze e ai problemi del recente passato. Siamo ben consapevoli delle difficoltà economiche che tutte le istituzioni pubbliche stanno soffrendo in questo periodo di crisi; lo sforzo che stanno facendo gli Enti locali è il segno tangibile che si vuole guardare al futuro, soprattutto quello dei giovani, con ottimismo. L’investimento nell’Università, e cioè in conoscenza e ricerca, è il miglior modo per affrontare la crisi e superarla puntando sulle nuove generazioni. Da parte nostra aumenteremo ancora di più i nostri sforzi per un’università di alto livello e pienamente rispondente ai bisogni di questo territorio.»
Gli enti coinvolti sono tutti d’accordo nel pensare di creare una città universitaria, a undici anni dalla sua nascita (separata dall’università di Torino) e dopo la chiusura della sede locale del Politecnico.