Con la prossima manovra via alla protezione (in)civile!

Creato il 25 maggio 2010 da Chit @chit67

Il rapporto tra attuale governo e Protezione Civile è da tempo sotto i riflettori. Tralasciando polemiche, illazioni e teorie dovute a persone come i vari Anemone, Balducci & Co. resta il dato di fatto di un organo che, con legge nº 225 del 1992 è posto direttamente sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri proprio per via della vastità e della variegata tipologia di interventi ai quali è chiamato. Vien quindi da pensare che la Presidenza del Consiglio dei ministri, ovvero lo stesso organo che in queste ore dovrebbe varare la “dolorosa” manovra, sia anche solo minimamente al corrente di quello che un dipartimento a loro sottoposto segnala.

Siccome per un attimo m’è venuto un piccolo dubbio di cosa esattamente la Protezione Civile dovrebbe occuparsi sono andato sul loro sito a vedere cosa dicono e leggendo a pag. 4 si scopre che:

La Protezione Civile gestisce le reti di monitoraggio per la previsione, prevenzione, valutazione e mitigazione dei rischi e definisce le procedure di intervento e le azioni comuni a tutto il sistema. Sostiene le attività di formazione sul territorio nazionale. Promuove, infine, la diffusione della cultura di protezione civile per sensibilizzare l’opinione pubblica e favorire la crescita dell’associazionismo in questo campo.
[link al report completo]

So già che a qualcuno di voi passeranno per la mente i pensieri (e probabilmente gli insulti) più disparati ma questa dovrebbe essere la loro missione. E con un pizzico di stupore vi posso pure assicurare che in genere lo fanno, perché per fortuna al suo interno ci sono molte, moltissime persone che con i sopra citati personaggi non hanno nulla a che fare, nè come relazioni nè tanto meno come modus operandi. Ed infatti a fine 2009 di concerto con Legambiente ha pubblicato il report 2009 sui rischi dell’ecosistema attuale del nostra Paese.

E devono aver lavorato bene, con cura, tant’è che a pagina 4 della relazione segnalano che:

Le recenti tragedie di Messina e di Ischia mettono in luce l’urgenza di assicurare al Paese un piano complessivo di riassetto idrogeologico con il quale affermare una nuova cultura del suolo e del suo utilizzo, scegliendo come prioritaria la sicurezza della collettività e mettendo fine agli attuali usi speculativi  e  abusivi  del  territorio.

Quindi come sia possibile che con il 70% del territorio nazionale segnalato a grave rischio idrogeologico (tabella a pag. 5) qualcuno stia pensando ad un condono edilizio mi fa riflettere (oltre che incazzare, chiaramente). Credo che non ci sia altra spiegazione che forse il suddetto report o non sia stato letto dalle grandi (de)menti che stanno predisponendo i dettagli dell’attuale manovra oppure che siamo talmente nella merda che si “scava” ovunque in cerca di qualche €uro.

E questo nonostante il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi sul sito del PdL proprio ventiquattrore fa dichiarasse:


Ma in fondo siamo o non siamo il paese delle libertà?? Si, ed allora libertà sia!

Libertà di sparare impunemente cazzate a tutti i livelli così come anche  libertà di porre solide basi anche a future disgrazie il tutto però…  “a norma di legge”!


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