Quando giro con la Vespa assumo una posizione corretta, sto con la schiena dritta e non mi svacco come fossi Homer sul divano.
Quando giro con la Vespa vado pianino e non prendo le curve a schiaffo come se avessi la macchina, altrimenti mi spatascerei per terra.
Quando giro con la Vespa non inveisco verso quelli impediti che vanno piano, tanto vado piano anch’io (ma sto alle prode e non rompo il cazzo a nessuno). O se vado più veloce di loro, li supero senza problemi.
Quando giro con la Vespa, siccome vado piano, mi godo di più il panorama e le piccole bellezze che i nostri luoghi possono offrire, mi rilasso e sono di buon umore (quindi produco serotonina). Senza contare che, se ho pure pantaloncini e maglietta, prendo anche il sole e SOLE + SEROTONINA = CIAO PSORIASI.
Quando giro con la Vespa non fumo, come invece faccio non appena monto in macchina.
Quando giro con la Vespa, siccome è un mezzo che fa subito simpatia, mi salutano tutti e sono (quasi) tutti gentili.
Quando giro con la Vespa devo nascondere il portachiavi, che dire inquietante è poco, ma se lo tolgo mio padre se la prende e mi tiene il muso come fanno i bambini.
Quando giro con la Vespa e devo andare a lavoro, faccio inconsciamente più alla svelta, perché so che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo (tipo finire la miscela e farsi 3 km a spinta).
Quando giro con la Vespa posso anche saltare i pasti senza problemi, che tanto mangio tanti di quei moscerini che faccio il pieno di proteine (qualcuno mi si infila pure su per il naso e/o mi rimangono incastrati nella barba).
Senza contare che la mia foto SECS sulla Vespa riscuote sempre un sacco di successo.