COMUNICATO STAMPA
CON MAGIS LA SOSTENIBILITÀ VA IN ETICHETTA
• i primi vini italiani magis ricevono il certificato
• pronti a comunicare al consumatore la sostenibilità
Milano, 14 novembre 2013 – Ogni viticoltore italiano sa quanto piacere porti ogni giorno il suo vino sulle tavole di tutto il mondo. Lo dimostra il primato raggiunto quest’anno dall’Italia a livello mondiale. Per arrivare a questo traguardo ci vuole impegno, passione e grande attenzione a fare bene tutto, dalla vigna alla bottiglia. Perché in un calice di vino c’è molto più di quello che si vede: il rispetto per il territorio, la qualità degli ingredienti, la cura di chi ci ha lavorato.
“I consumatori sono sempre più attenti al rispetto dell’ambiente e al tema della sostenibilità, di crescente importanza nella scelta dei prodotti. – ha dichiarato Domenico Zonin, produttore e presidente dell’Unione Italiana Vini al convegno “Il vino italiano sostenibile si certifica con magis” condotto da Anna Scafuri, Rai – Il mondo del vino italiano è pronto, serve ora un messaggio chiaro di sostenibilità sulle etichette italiane.”
Da oggi, con magis, questo impegno verso l’ambiente e la sostenibilità è riconosciuto e riconoscibile in etichetta. Dopo anni di lavoro e perfezionamento, quattordici aziende vitivinicole italiane ricevono oggi la certificazione magis e altre cinque delle oltre centoquaranta aderenti la riceveranno a breve: i loro vini certificati potranno così utilizzare il marchio magis sulle bottiglie, perchè prodotti nel pieno rispetto di un protocollo tra i più avanzati al mondo, che prevede la gestione del vigneto secondo innovative tecniche di agricoltura di precisione e dove ogni intervento è sapientemente misurato, controllato e tracciato, all’insegna di una produzione responsabile e trasparente verificata da un ente di certificazione indipendente.
“Comunicare la qualità di un vino oggi non basta più – dice Roberto Rabachino, presidente Associazione Stampa Agroalimentare Italiana e ambasciatore e referente internazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori alla consegna delle certificazioni – e anche la degustazione deve andare oltre, per diventare un momento ancora più piacevole e liberatorio che testimoni ai consumatori il valore di chi con grande senso di responsabilità produce certi vini.”
Magis certifica un “modo di fare” fondato su alcuni principi differenzianti: il rispetto per la Terra e per il Cliente consumatore; il “fare sempre meglio” come vocazione e modello etico di riferimento; una profonda e dettagliata conoscenza del processo produttivo e della materia prima. Per chi acquisterà una bottiglia di questi vini, quindi, magis si tradurrà in una garanzia di sostenibilità, trasparenza e credibilità, grazie anche al coinvolgimento a monte di un Comitato tecnico-scientifico composto da importanti università, centri di ricerca, associazioni e aziende private e presieduto da Attilio Scienza, Università degli Studi di Milano.
“L’agricoltura di precisione è principio fondante di magis – afferma Scienza – e cioè fare solo quel che serve, dove e quando serve, migliorando la sostenibilità della vitivinicoltura e la salubrità del vino. Che non significa “biologico” ma “fare” e produrre con un rispettoso ed equilibrato senso della misura, frutto dell’esperienza e della collaborazione tra produttori, tecnici e ricercatori.”
Il protocollo magis, infatti, fornisce una vera e propria guida pratica per la gestione sostenibile del vigneto, in linea con i disciplinari di produzione integrata regionali e delle normative europee e nazionali, ed è in costante divenire; viene, infatti, aggiornato dal Comitato tecnico-scientifico con le novità via via fornite dalla ricerca e dall’esperienza delle migliori aziende e dei migliori enologi italiani.
“La nostra corale adesione a magis – dice Emilio Defilippi, produttore e vicepresidente di Associazione Enologi Enotecnici Italiani, partner di magis – nasce dal fatto che questo modo di fare vino si è dimostrato in grado di ridurre ogni operazione al minimo indispensabile, mantenendo inalterata la qualità e l’unicità di ogni singolo vino. E’ un “supervisore” affidabile, competente e con il senso della misura, che rassicura sulla qualità e sul valore del vino.”
Perché un bicchiere di vino possa essere davvero degustato a occhi chiusi.
Contatti:
Cristiano Spadoni per lo staff di magis
[email protected]
Tel 0546 680688
Sito internet http://www.magisvino.it
Pagina Facebook: http://www.facebook.com/magisvino
Twitter: http://twitter.com/magisvino – Hashtag: #magisvino
LE PRIME CERTIFICAZIONI MAGIS
Le seguenti aziende ricevono attestato di DNV Business Assurance:
Azienda Conforme ai requisiti del protocollo magis per il vino
Casa Vinicola Zonin
Tenuta Ca’ Bolani “Prosecco Frizzante DOC Ca’ Bolani” dalla vendemmia 2012
Castello D’Albola “Il Solatio” Toscana IGT dalla vendemmia 2012
Castelnuovo Del Garda “Ca’ Vegar Lugana DOC” dalla vendemmia 2012
Conti Zecca “Negroamaro” IGT Salento Negroamaro rosso dalla vendemmia 2012
Drei Donà “Pruno” Sangiovese Riserva dalla vendemmia 2012
Fazi Battaglia “Arkezia” Muffo di San Sisto Marche bianco IGT Verdicchio DOC dei Castelli di Jesi dalla vendemmia 2013
“Le Moie” Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore dalla vendemmia 2012
“Massaccio” Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore dalla vendemmia 2013
“Titulus 2.0″ Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico dalla vendemmia 2013
“Titulus” Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico dalla vendemmia 2013
Fratelli Muratori
Tenuta Rubbia Al Colle “Barricoccio” Sangiovese DOCG SVR dalla vendemmia 2012
“Drumo” Sangiovese Toscana IGT dalla vendemmia 2012
“Simbiotico” Sangiovese Toscana IGT dalla vendemmia 2012
Giacomo Montresor “Campomadonna” Cabernet Sauvignon IGT dalla vendemmia 2012
“Campovalentino” Lugana DOC, dalla vendemmia 2012
“Montefiera” Custoza DOC dalla vendemmia 2012
Guado Al Melo “Antillo” Bolgheri DOC rosso dalla vendemmia 2012
Il Ciliegio “Corpo Santo” Rosso Toscano IGT dalla vendemmia 2012
Il Monticino “Pignoletto del Monticino” dalla vendemmia 2012
San Felice “Vigorello” dalla vendemmia 2012
Tenuta Rapitalà “Casalj” Catarratto Sicilia DOC dalla vendemmia 2012
Terra Dei Re “Nocte 2010″ Vino rosso Aglianico del Vulture DOC dalla vendemmia 2010
“Nocte 2011″ Vino rosso Aglianico del Vulture DOC dalla vendemmia 2011
A.G.E.R. Sviluppo protocollo magis. Formazione in campo aziende aderenti per implementazione del protocollo.
Bayer CropScience Sviluppo protocollo magis. Formazione staff tecnico magis e aziende aderenti per implementazione protocollo. Gestione protocollo magis.
Image Line Progettazione, manutenzione e gestione sistema informativo del progetto magis.
Le seguenti aziende sono candidate alla prossima certificazione per almeno un vino:
Bepin De Eto
Castello di Cigognola
Librandi Antonio & Nicodemo
Medici Medici Ermete & Figli
Zecchini
Approfondimento
MAGIS E L’AMBIENTE
Operare in un’ottica di sostenibilità si traduce anche in azioni e comportamenti concreti di tutela ambientale. L’approccio di magis, basato su tecniche di viticoltura di precisione, sulla definizione di buone pratiche agronomiche e linee guida per la gestione degli agrofarmaci e delle avversità della vite, implica numerosi vantaggi per l’ambiente.
Viticoltura di precisione significa intervenire solo dove e quando serve, in misura appropriata, senza sprechi e senza eccessi. Basare il protocollo su un tale presupposto implica una serie di risvolti lungo l’intero processo di gestione agronomica del vigneto. Ove possibile gli interventi vengono calibrati sulle porzioni di vigneto che ne hanno effettivo bisogno: non si effettua, ad esempio, un trattamento con sostanze per migliorare la fertilità sull’intero terreno ma solo dove necessario, con una conseguente riduzione dei quantitativi utilizzati. La vendemmia, d’altro canto può avvenire con tempi di raccolta diversi, in base al grado di maturazione delle uve e agli andamenti metereologici per prevenire situazioni di marciume. Lo stesso principio si può applicare alla potatura, alla distribuzione degli agrofarmaci e a tutte le altre fasi di gestione agronomica del vigneto.
Anche la regolamentazione delle pratiche agronomiche lavora in un’ottica di tutela ambientale, valutando caso per caso la scelta migliore. Per la gestione del suolo, ad esempio, il protocollo stabilisce una serie di linee guida relative all’inerbimento, ossia alla crescita di manto erboso tra i filari. L’inerbimento consente di preservare il suolo perché determina una maggiore resistenza al calpestamento causato dalle macchine, un minor rischio di esposizione a gelate e all’eccessivo riscaldamento, oltre a favorire l’infiltrazione dell’acqua riducendone il ristagno superficiale. Tra gli altri benefici: la protezione dall’erosione, un’attività biologica più intensa tutelando la biodiversità, con conseguente beneficio per la fertilità e lo sviluppo di radici assorbenti in superficie, che evitano l’interramento di concimi e favoriscono la mobilità degli elementi senza necessità di una lavorazione del terreno in profondità.
Magis indica anche linee guida per una corretta modalità di gestione dell’irrigazione, al fine di evitare eccessivi stress idrici e di consentire una adeguata idratazione del suolo. Il protocollo suggerisce tecniche di lavorazione del terreno capaci di conservare la risorsa idrica e sistemi irrigui per un’efficiente distribuzione e una conseguente economia nell’uso dell’acqua.
Il protocollo regolamenta anche l’utilizzo responsabile degli agrofarmaci con indicazioni relative a tutte le fasi di trasporto, stoccaggio, preparazione delle miscele, esecuzione dei trattamenti e operazioni finali di lavaggio e smaltimento. Prevede, inoltre, un elenco predefinito e limitato di principi attivi, selezionati tra quelli a minor impatto ambientale, che è possibile utilizzare.
Anche tra i metodi di gestione delle malattie della vite, il protocollo annovera modalità che si traducono in azioni concrete di tutela ambientale. La confusione sessuale, ad esempio, è un sistema di contenimento degli insetti dannosi basato sull’emissione di feromoni che simulano processi naturali dei parassiti riducendone la proliferazione e conseguentemente il numero dei trattamenti necessari nella stagione. A differenza di altri metodi di controllo dei parassiti, rispetta gli insetti utili ed evita l’insorgenza di fenomeni di resistenza degli insetti agli insetticidi naturali o di sintesi.
Altra peculiarità di magis rispetto ad altri protocolli è che va “oltre il campo”. Regolamenta anche la gestione di attrezzature e macchinari con l’obiettivo di ridurre anche l’impatto ambientale della macchina stessa e dei prodotti che essa può distribuire. Se la macchina è controllata e tarata bene si possono evitare sprechi, contaminazioni e passaggi non necessari.
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