Boh, che dire, il caro vecchio Nick Hornby non è certo un critico letterario (né pretende di esserlo), i suoi giudizi sono tutt'altro che folgoranti e riguardano libri mai tradotti in italiano e che difficilmente mi capiterà anche solo di annusare in una libreria. Eppure le sue note di lettura, non so come altro chiamarle, raccolte in Shakespeare scriveva per soldi, è un libro che si fa leggere, davvero. Da leggere, sì, perché quello che riesce a comunicarmi è proprio il piacere di leggere per leggere, di leggere come si può bere una bella birra dopo una grande sudata. E non importa leggere tanto o leggere per... l'importante è sabbandonarsi a questo piacere, senza troppe fisime o storie...
Per dire, guardate come Nick maltratta (ma fino a un certo punto) il grande Thomas Hardy:
Sono contento di aver letto i romanzi di Hardy, ma sono altrettanto contento di poter vivere il resto dei miei giorni senza dover affrontare mai più quella particolare e originale tristezza
Guardate come diffida da ogni bis di libri e film importanti:
Forse la cosa migliore da fare, con i film e i libri preferiti, è lasciarli stare: se sono riusciti a esaltarci tanto, significa che sono arrivati nel posto giusto e al momento giusto della nostra vita, e queste sono condizioni che non si ripeteranno mai
E per quanto mi riguarda, mi sa che continuerò a leggere le sue recensioni che non pretendono di essere recensioni






