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Con quella bocca può dire quello che vuole

Creato il 15 settembre 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

Con quella bocca può dire quello che vuole

“Con quella bocca può dire quello che vuole”.

Così scrive, oggi, Travaglio nel suo editoriale, parafrasando una vecchia pubblicità di un dentifricio.

Ma nella sostanza della politica italiana odierna è assolutamente vero.

Purchè la bocca, il verbo ed il resto del corpo appartengano ad esponenti di una certa destra.

Mettendo in fila i casi, risulta evidente la discrasia del detto rispetto a chi lo dice.

Se Angela Napoli dice che alcune parlamentari del PDL si sono prostituite per arrivare a Montecitorio o Palazzo Madama viene denunciata da tutte le parlamentari della destra.

Se Stracquadanio sostiene che prostituirsi non solo non è reato ma è cosa buona e giusta per diventare rappresentati dei cittadini italiani (mentre, suppongo, che prostitursi per soddisfare italiche voglie non è morale) va tutto bene madama la marchesa.

Se alla festa del PD si contestano Schifani e Bonanno si diventa, come minimo, squadristi (Brunetta dixit).

Se leghisti ultras dell’Atalanta sparano fumogeni contro Maroni per la tessera del tifoso tutti zitti e buoni, senza fare un plissè, il mini-stro Brunetta in primis.

Se il centrodestra compra venti parlamentari questi diventano un “gruppo di responsabilità nazionale”, se il centrosinistra prende qualche voto dall’opposizione o da qualche senatore a vita questi diventano dei venduti e dei traditori.

Se Nicola Zingaretti dichiara che con questa riforma Gelmini “la scuola vive uno dei momenti più brutti del dopo guerra” le sue parole vengono definite “lessico apocalittico”, “invettive ed insulti che ammorbano la politica italiana” (Pigi Battista – Corriere della Sera).

Se Bossi dà dello stronzo a Casini, mostra il dito medio ai giornalisti, strepita di baionette delle valli bergamasche pronte a sovvertire il paese è folclore o invito all’unità e comprensione popolare.

Tutto dipende da chi dice “cose”.



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