Massa , tutto sommato deve ritenersi un pilota fortunato: per anni è stato al volante di una Ferrari, seppure le sue prestazioni non fossero mai al top, rischiando pure di vincere un mondiale con la rossa, e venendo riconfermato dopo il brutto incidente nonostante poteva essere l’occasione buona per sostituirlo.
Solo in questa stagione ha avuto il benservito dal cavallino, per arrivare sul sedile di una nobile decaduta, la scuderia fondata da Sir Frank Williams.
Direte voi, ora per il brasiliano inizia una seconda parte della sua carriera su mediocri sedili, facendo la fine del connazionale “piangigna” Barrichello, che non ha mai sopportato l’abbandono della rossa e non è mai riuscito a inanellare risultati degni di nota?
Ma per Felipe, la strada sembra diversa, dai test invernali pare che la power unit (questo il nome dei nuovi motori turbo, figli delle rivoluzioni del regolamento di quest’anno) Mercedes , montata da Mercedes, McLaren, Force India e Williams vadano particolarmente bene, mentre la nuova Redbull , imbattibile lo scorso anno, abbia ancora un po troppi problemi di gioventù e le Ferrari non brillino.
Il rischio quindi è che , se le cose non cambiano velocemente, potremmo trovare una Wiliams inaspettatamente più veloce di una Ferrari: in tal caso il brasiliano ci avrebbe visto bene, e riuscirebbe a fare più risultati di quelli che avrebbe potuto fare continuando ad essere la seconda guida di Maranello.
Aggiungiamo poi una nota di colore, che forse è solo nostalgia dei deltoni da rally, ma vedere sulla Williams, e sulle tute dei suoi piloti, la livrea Martini Racing fà un certo effetto, anche se non sta su una macchina italiana, e sotto sotto la speranza che una macchina con quella livrea passi per primo il traguardo per un appassionato di motori, anche se non è mai stato tifoso della scuderia inglese, non è assurdo che ti venga…
Brian Boitano (redattore)