Ho avuto la fortuna di avere avuto un compagno nella sezione Curiel del Pci a Sesto San Giovanni che mi ha insegnato ad ascoltare, misurare le parole e pesarle per la loro sostanza e non per l’eloquio di chi le pronuncia.
Aramis, era il suo nome, aveva più di 70 anni e, quando qualcuno interveniva, si prendeva degli appunti sulle cose che, pur sembrando marginali, intendeva puntualizzare per coglierne a fondo il significato.
Santoro è certamente un democratico come lo sono Travaglio e Vauro, sono amanti dell’informazione, della libertà, della verità e questo va bene ma c’è un ma, e riguarda tutti e tre.
Sono tre personaggi famosi dal seguito imponente e mi ci metto anch’io tra gli appassionati telespettatori, ma trovo che siano un po’ troppo compiacenti verso se stessi, nel tentativo di colpire l’attenzione e l’approvazione del pubblico tendono ad essere egocentrici ed esagerati, quasi che le loro performance di abilità nel loro lavoro, la capacità si stupire, informare, fare satira in maniera feroce venga prima dell’oggetto del contendere.
Sono talmente bravi che i problemi sembrano al loro servizio e non l’incontrario, vedrò di spiegarmi meglio.
I problemi del Paese sembrano uno strumento per esaltare la loro professionalità, le loro capacità di eloquio intelligente con l’aggiunta del divertimento satirico che è la ciliegina sulla torta, mentre io vorrei che tanta chiarezza e professionalità fosse al servizio dei problemi, aiutassero alla risoluzione degli stessi, insomma che il problema fosse la partita e non quello che i fuoriclasse, perchè lo sono, sanno fare con il pallone.
Il problema è vincere la partita non godersi i palleggi dei migliori.
Perchè dico questo?
Gli ospiti in studio erano: Paolo Mieli, Diego Della Valle, Luigi de Magistris, collegamenti con Lavitola, televisivamente molto divertente da risultare tanto simpatico quanto evasivo.
Ne risulta che il messaggio è: destra e sinistra sono pari, nel senso di uguali ed è questo, secondo me l’errore, non sono partigiani.
Essere partigiani non significa nascondere le magagne della sinistra ed esaltare quelle della destra, tutt’altro, ma distinguere l’errore dall’errante e l’ideologia dall’ideologo, scegliere da che parte stare e fare il possibile per migliorarne la politica, gli obiettivi, la cultura ed i propositi.
Se passa l’idea che tanto uno vale l’altro si fa solo il gioco del sistema, come ho sempre detto e pensato l’antipolitica premia sempre i reazionari.
Santoro ha esordito con la carta vincente, il danno che viene ad un Paese da un sistema dell’informazione non completamente libero, inutile dire che sono d’accordo al 100%, altrimenti non starei qui a scrivere nel mio piccolo blog anche quando ho mal di testa o intontito dalle gocce. Ognuno fa la rivoluzione come può.
Non sono d’accordo quando si scaglia contro l’opposizione perchè non ha fatto abbastanza, ha reagito fiaccamente, alla soppressione di Annozero.
Non ho sentito un esponente dell’opposizione giustificare l’operato della Rai anzi, ho letto di tutto ed ovunque per difendere Annozero, Parla con me, Che tempo che fa e così via.
Sul web è pieno di indignati contro la Rai, nel mio piccolo ho fatto un post dove ho denunciato la situazione del 28 ottobre 2011:
Masi veniva massacrato tutti i giorni, da una certa destra a tutta la sinistra, Lorenza Lei fa un lavoro ancora più lurido e nessuno dice niente.
L ‘opposizione fa quello che può, anche se non è mai abbastanza, fa quello che una legge truffa e l’occupazione sistematica del potere grazie al voto imbelle degli italiani, non dimentichiamo che la mafia , la P2 e gli intrallazzatori che sono al governo non ci sono andati con un colpo di stato, quello l’hanno fatto dopo, hanno fatto quello che hanno potuto.
Quando ha detto: a causa di una informazione compiacente, abbiamo scoperto tardi che non stavamo affatto meglio della Germania, ed ha ragione, ma avrebbe dovuto ricordare che quando Bersani gridava al pericolo l’hanno preso per il culo persino loro, Santoro, Travaglio e Vauro.
L’11 aprile del 2010 ho scritto questo post, sul mio vecchio blog: