Tre libri usciti in un breve arco di tempo ci riportano alle atmosfere americane degli anni Trenta. Ritratti nitidi dell’America delle grandi pianure e della California, colti nel momento della Grande Depressione, o subito dopo. Un autore che non ti aspetti, due grandi delle lettere statunitensi: letture consigliate!
en:Erskine Caldwell photographed by en:Carl Van Vechten (Photo credit: Wikipedia)
Il piccolo campo (Orig. God’s Little Acre) è apparso nelle librerie Usa nel 1933, e nel 1958 ne fu tratto un film diretto dal regista Anthony Mann.
Dopo la sua pubblicazione le autorità, su istigazione della New York Literary Society (?) arrestarono lo scrittore, e sequestrarono nuovamente le copie dei suoi libri quando si recò a New York per autografarne alcune per i lettori: immoralità, queste le accuse. Il processo che ne seguì scagionò completamente Caldwell, fortunatamente.
Si tratta proprio di un ritorno per un grande libro, un sontuoso ritratto del sud degli States, descritto con il crudo realismo di cui era capace l’autore, a rappresentare l’universo fatto di miseria, fame, ignoranza e violenza dei poveri bianchi. Terra su cui anche il clima si accanisce, con le perduranti siccità, caldo opprimente!
Il piccolo campo, Erskine Caldwell, Fazi
Trad Briasco L.
Nel 1933, al suo primo apparire in America, “Il piccolo campo” suscitò scandalo tra i puritani e fu portato in tribunale. I giudici trovarono offensive le esplicite scene di sesso e le crude rappresentazioni della miseria umana, vietarono la diffusione del romanzo e fecero arrestare Erskine Caldwell. La comunità degli scrittori e editori americani protestò e l’autore fu rilasciato per essere poi scagionato completamente. Da un tale esordio nessuno si aspettava quei dieci milioni di copie che “Il piccolo campo” si è conquistato, diventando uno dei romanzi più venduti di sempre e capace di consacrare il suo autore tra i più significativi del XX secolo americano. Quello dei Walden è il ritratto feroce, cui non mancano pennellate d’ironia, di una famiglia scossa da passioni elementari e irrefrenabili, di un’esistenza schiacciata dal peso di una depressione economica insopportabile che trasforma il lavoro in una disperata lotta per la sopravvivenza e approda a una cieca corsa all’oro che tutto distrugge. “Il piccolo campo” riesce a trasmetterci tutt’oggi l’attualità dell’affresco che Caldwell fa della crisi, con l’urgenza di una scrittura travolgente che la rende una storia senza tempo.
un autentico capostipite della narrativa americana del Novecento, di quella riconducibile ad Ernest Hemingway, William Faulkner, Thomas Wolfe, John Steinbeck, cantore della vita comune nelle zone rurali americane. Anche Il trionfo dell’uovo, edito da un piccolo editore (e per questo si merita un bel BONUS) traccia un ritratto pieno di umanità delle esistenze imperfette che incrocia con il suo sguardo.
Il trionfo dell’uovo,
Sherwood Anderson, Piano B Edizioni
Piano B edizioni presenta Il trionfo dell’uovo di Sherwood Anderson. Un’opera inedita in Italia composta da quindici short stories che rappresenta idealmente il proseguimento di Winesburg, Ohio, il capolavoro dello scrittore statunitense. Di Winesburg, Ohio Hart Crane ebbe a dire: «L’America dovrebbe leggere questo libro inginocchiata».
Il filo conduttore delle quindici short stories contenute ne Il trionfo dell’uovo va ricercato nella categoria del grottesco. Il grottesco porta in sé i connotati della deformità e della caricatura, le conseguenze di una violenza subìta, che vengono qui però accompagnate dal sentimento della pietà, della compassione e dalla volontà di un riscatto.
Il sogno americano, qui in verità ancora ai suoi esordi, già si infrange lungo le strade polverose, i sentieri, i desolati binari delle ferrovie di questi paesini del Mid-West americano, per ricomporre con tutti i suoi frammenti una caleidoscopica e impressionistica galleria del grottesco. I protagonisti delle storie sono perennemente in attesa di un’epifania o di una rivelazione, ma spesso e volentieri la rivelazione non è altro che la consapevolezza dell’impossibilità di giungere a una qualsiasi liberazione.
Eric Knight, ovvero l’autore de Torna a casa Lassie, nel libro che non ti aspetti! Perché Punti sul nero ed esce il rosso (pubblicato sotto pseudonimo) è invece un delizioso e decisamente ironico romanzo hard boiled, estremamente godibile!
Eric Knight,
Punti sul nero ed esce il rosso, Elliot
Un piccolo classico dell’hard boiled, scritto sotto pseudonimo dall’autore di Torna a casa, Lassie!
Un giovanotto spiantato e dal cuore tenero parte per un viaggio sulle tracce della moglie che lo ha abbandonato, ma finisce per essere coinvolto in una rapina e con la refurtiva tra le mani. Mentre cerca di tirarsi fuori dalla situazione in cui si trova incontra numerosi e bizzarri personaggi, tra cui una donna matura e possessiva che vuole proteggerlo a ogni costo; un regista isterico e geniale; una languida e benestante nuotatrice con cui ha una storia d’amore. Sullo sfondo, l’America post Depressione e una Los Angeles che non ha ancora perduto il proprio fascino naif. Scritto nel 1938 dall’autore di “Torna a casa Lassie!” con lo pseudonimo di Richard Hallas, il romanzo ebbe un grandissimo successo e la sua estrema originalità venne sottolineata dalla critica che, in alcuni casi, lo considerò un capolavoro o una raffinatissima parodia dei modelli di genere. La sua satira della California e del mondo hollywoodiano verrà ripresa un anno dopo da Nathanael West ne “Il giorno della locusta” e, più tardi, ne “La sorellina di Raymond Chandler”. La sua vis comica e la grande capacità di alimentare la tensione nel lettore hanno reso questo libro un culto tra i più raffinati estimatori della crime fiction.