Sale il dubbio del “Giallo” del Concordia. Il Capitano ha causato la tragedia per “l’inchino”, ovvero il Saluto al Commodoro? | Video intervista sulla prassi “dell’inchino”
Forse un prassi,” l’inchino”, più in uso nei periodi estivi, più frequentati dai turisti, forse la causa di questa grande tragedia. Un’usanza molto diffusa quella del “saluto”: la nave, pare anche quelle da crociera lo facciano, si avvicina alla costa e “ fa l’inchino” così si dice. L’inchino sarebbe 3 suoni di sirena con la nave che passa ben in vista di fronte alla costa. Il Commodoro Mario Terenzio Palombo è un’icona dei marinai di mezz’Italia, una sorte di “punto di riferimento” della Costa, un faro per quanti solcano i mari con navi da crociera, non dichiara molto.
Spiega con evasione, l’usanza Marinara ma ci tiene a ricordare che lui non era presente sull’Isola al momento delle tragedia essendo a Grosseto. Aggiunge però che il comandante del Costa Concordia non poteva essere a conoscenza del fatto che lui non soggiornasse sull’Isola in quei giorni.
Il Commodoro del Giglio, Mario Terenzio Palombo, intervistato, alla domanda se escludesse che l’”inchino” fosse per lui risponde:
“Io non escludo niente ma nessuno poteva sapere che io ero lì perchè non c’ero, ripeto, stavo a Grosseto. Se lo hanno fatto pensando che c’ero, io non so che dire. La voce può essersi sparsa ma che ci posso fare? E comunque non essendo lì non posso nemmeno sapere come sono realmente andate le cose”
E, sulla domanda se fosse al Giglio quella sera risponde:
“Ci passo solo tre mesi d’estate. E comunque, per quanto riguarda l’altra sera, io non mi trovavo nell’isola. Ero a Grosseto”.
Ad Agosto il Sindaco dell’isola del Giglio aveva ringraziato il comandante per l’“inchino” davanti alla costa: “Uno spettacolo”. Ma oggi dice: “Quello era solo un regalo ai turisti”. La Guardia costiera non ha dubbi: “La nave non poteva avvicinarsi così tanto”.
Ed ora ecco un’intervista concessa a Tg24 che ha intervistato un alto ufficiale della Marina (com. Cosimo Nicastro, portavoce, della Guardia costiera) appunto sulla prassi dell’”inchino”: