Antitrust che dal 15 dicembre 2010 ha avviato una istruttoria nei confronti delle società Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana “sospettate” di «aver attuato una strategia volta ad ostacolare, se non ad escludere, l’accesso alla infrastruttura ferroviaria nazionale e conseguentemente l’ingresso nel mercato italiano del trasporto passeggeri, da parte del nuovo entrante Arenaways» (antitrsut arenaways). Montezemolo, Della Valle, Punzo
Ebbene Arenaways, che non può vantare un azionariato blasonato come quello di Ntv (il capitale della quale è detenuto da MPD Holding - - con il 33,5%; Imi Investimenti Spa -Intesa Sanpaolo- con il 20%; le ferrovie francesi Sncf con il 20%; il Winged Lion Fund -Generali Ass.- con il 15%;la Nuova Fourb -Alberto Bombassei, candidato alla presidenza di Confindustria- con il 5%; la Mais Spa -Isabella Seragnoli, interessi in Mediobanca, Marcolin, Interpump Group e Tamburi I.P.- con il 5% e la Reset 2000 Srl -Giuseppe Sciarrone, uno dei fondatori di Ntv- con l’1,5% ), ha viaggiato coi tempi tipici delle FS. Sempre in ritardo!
La società dell’ex ferroviere Giuseppe Arena è infatti finita in Tribunale per la presentazione di un’istanza fallimentare da parte di alcuni soci (il 1 agosto 2011) per poi risorgere il 2 dicembre scorso quando il giudice fallimentare di Torino Bruno Conca autorizzò la cessione della stessa società alla valdostana Cape, una cordata di imprenditori guidati dallo stesso Giuseppe Arena.
E adesso? Arenaways aveva sottoscritto –prima di fallire- accordi con le Ferrovie tedesche DB e con quelle spagnole Renfe per…i servizi di vagoni letto!
Esatto proprio quelli che qualche giorno prima di Natale le Fs del signor Moretti hanno fatto sparire!
E adesso?
In attesa che l’Antitrust decida di fare il suo lavoro senza affidarsi alle varie sussidiarie delle Fs stesse dando una risposta “reale” il 15 marzo (scadenza della istruttoria antritrust/arenaways) forse sarebbe il caso che in questa ventata di liberalizzazioni così “sventolate” il ministro Passera (ex a.d. di Intesa Sanpaolo che detiene il 20% di Ntv) ed il presidente Monti mettessero il loro nasino in questo dossier.
Mica per loro, sia ben chiaro, ma per quei pendolari ora costretti a pagare a caro prezzo il viaggio Milano/Torino o per quei “nostalgici” (ma quanto erano comodi!!!) dei vagoni letti.
E magari guardassero, non loro ma gli addetti ai lavori, come mai il percorso del “letto” Milano/Roma prevedesse a suo tempo una fermata a Novara!
Ma questo…è un altro problema!
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