“Carlotta, posso provare a farmi un caffè?”
“Accomodati,” risponde e continua a leggere.
Vado dietro il bancone e svito il manico della macchina da caffè, lo svuoto, lo riempio e lo riaggancio. Mi aspettavo di essere più goffo. Saranno vent’anni che volevo provare la macchina dietro il bancone.
Lascio una moneta e vado verso la bacheca degli annunci del bar. Rubo una puntina a una madrelingua tedesca che offre lezioni private e attacco un racconto che ho scritto ieri sera. Lo manderei a un concorso ma sono diecimila e vorrei che qualcuno mi consigliasse una selezione di quelli più interessanti. Quindi lo lascio su un muro.