E’ quasi un anno che la mia voglia di cucinare e la mia passione è entrata in rete per essere condivisa con tutti. Nel corso di questo periodo, mi sono imbattuta in più e più contest e tra questi, anche quelli con vincitore decretato dal numero maggiore di “mi piace”.
Ingenuamente ho accettato e mi sono resa conto che il “mi piace” non premia l’esecuzione della ricetta, l’interpretazione personale del piatto, la fatica (qui faccio riferimento alla mia personale esperienza vissuta ogni giorno per ogni piatto) nel preparare il set fotografico che meglio possa valorizzare la mia creazione.
Tutto questo e molto altro si nasconde dietro una (forse banale per molti) foto.
Ed è per questo che oggi mi unisco a tutte le mie college/amiche food blogger….
“Oggi, 15 settembre 2014, è stata organizzata una protesta contro quei concorsi in cui i vincitori non sono scelti da una giuria di professionisti, ma sono decretati dai “Mi piace”. Se aderisci alla protesta, condividi questo post e, se hai un blog, pubblicane il testo anche lì.
Perché siamo contrari ai concorsi a base di LIKE?
– perché non premiano la bravura e la competenza;
- perché rappresentano per eccellenza l’anti-meritocrazia;
- perché sono la versione facebookiana delle lobby, del nepotismo, delle baronie;
- perché danneggiano anche l’azienda che vi si affida (che finisce per fare spam e non pubblicità).
Molto meglio una sana e golosa competizione a suon di mestoli, pentole e assaggi visivi, ma soprattutto… che vinca il migliore!”
Have a great day ;-)
Ely