Facebook ha recentemente modificato le sue linee guida per i concorsi e le promozioni. La cosa non è nota alla maggior parte degli utenti, ma l’organizzazione di un concorso sul più famoso dei social network è rigidamente regolata da norme finora molto restrittive, anche se già da qualche tempo ci si sta muovendo nella direzione di una “liberalizzazione” del settore. Basti pensare che fino alla fine del 2010 prima di avviare un concorso sulla propria pagina era necessario richiedere un’autorizzazione a Facebook (e ottenerla era tutt’altro che facile, oltre che alquanto dispendioso).
Con l’ultimo aggiornamento delle linee guida, è venuto meno l’altro grande ostacolo di ogni social media manager che si rispetti: l’obbligo di ospitare il concorso su un’applicazione esterna alla pagina. Da pochi giorni è infatti possibile impostare il proprio concorso sfruttando tutte le caratteristiche della propria pagina: immagini, like, commenti, messaggi privati.
Chiaramente permangono delle limitazioni, alcune delle quali parecchio fastidiose. Non è tuttora possibile:
- Amministrare i concorsi tramite le timeline personali;
- Chiedere di condividere o taggarsi in un post o una foto per partecipare;
- Chiedere di pubblicare qualcosa sulla timeline personale o di un amico per partecipare.
Oltre a questo, c’è da considerare che i concorsi a premio in Italia sono regolamentati dal Ministero per lo Sviluppo Economico ben prima che dalle guide linea di Facebook. La normativa è, come sempre, abbastanza complessa e articolata, ma limitandoci ai concorsi e alle operazioni a premio veicolati tramite Facebook i punti salienti da tenere in considerazione sono tre:
- I partecipanti devono essere iscritti a Facebook da prima dell’inizio legale della manifestazione a premio. Poiché la verifica di questo requisito risulta complessa, è necessario prevedere una seconda modalità di partecipazione indipendente da Facebook;
- I dati raccolti devono essere ospitati su server italiani. Questo esclude, per esempio, l’utilizzo di strumenti di CRM e database che usano servizi cloud.
- L’applicazione che gestisce il concorso deve essere corredata da un atto che certifichi la non manomettibilità del software e l’imparzialità dell’eventuale sistema di estrazione.
Concludo segnalando un articolo sul blog della web-agency BizUp: Come creare un concorso su Facebook: regole ed errori da evitare. L’articolo è di qualche mese fa e ovviamente non può tenere conto delle ultime modifiche alle linee guida di cui stiamo parlando, ma contiene consigli e osservazioni molto interessanti sull’elaborazione e la progettazione dei concorsi pensati per i social media.