Il Concorso Scuola 2015-2016 sarà bandito il 1 Dicembre 2015 e non più il 1 Ottobre. Questo ha provocato ulteriori polemiche, accendendo i riflettori sui dettagli del maxi-emendamento riguardante la riforma della scuola.
Prosegue il ping pong in Parlamento riguardo la Buona scuola di Matteo Renzi. Il tanto discusso disegno di legge non ha trovato l’appoggio del Senato venendo invece sommerso da una marea di emendamenti. Tremila modifiche che oltre ad ostacolare l’esecutivo della maggioranza per motivi interni al Palazzo, rischiano fortemente di rendere vane le speranze di tanti precari dopo le parole di Renzi che aveva invece parlato di 100.000 assunzioni attraverso il proprio ddl.
Il bando del Concorso Scuola 2015-2016 è stato posticipato dal 1 Ottobre al 1 Dicembre. Potranno prendere parte al Concorso Scuola solo gli abilitati, mentre saranno esclusi i semplici laureati. Per i dettagli del Concorso scuola 2015-2016 bisognerà attendere le prossime settimane ma già possiamo farci un’idea a riguardo, attraverso il maxi-emendamento relativo alla riforma della scuola. Saranno messi a disposizione 60mila posti e le assunzioni per i vincitori dovrebbero avvenire per l’anno scolastico 2016-2017.
Saranno considerati per tale Concorso Scuola sia i titoli che gli esami e ci saranno punteggi aggiuntivi in base al titolo di abilitazione e gli anni di servizio. Ben il 50% dei posti per i Concorsi spetteranno, secondo la norma formulata dalla coppia Renzi-Giannini, a coloro che hanno maturato almeno 36 mesi di servizio (anche non continuativi) all’interno degli istituti pubblici. Cosa ne sarà dunque di chi ha prestato servizio nelle scuole paritarie e degli abilitati TFA che non hanno ancora servizio pregresso nelle scuole? Saranno superati a mani basse dagli abilitati PAS? Da qui nasce la polemica tra precari, tanto temuta e preannunciata dai sindacati.
Concorso Scuola, parlano le organizzazioni: discriminazione e inutili rinvii
Attraverso un maxi-emendamento il governo chiederà la fiducia per poter procedere in tempi rapidi ma già si accendono le polemiche per ciò che si legge all’interno del documento.
A parlare sono le organizzazioni ADAM (Associazione Docenti Abilitati per Merito), Coordinamento TFA (Tirocinio Formativo Attivo), Link (Coordinamento universitario) e il Coordinamento Nazionale Docenti di Educazione Musicale, le quali esprimono il loro disappunto con le seguenti parole:
“Imporre un maxiemendamento alla Commissione Cultura del Senato, evidenzia la totale assenza di volontà di dialogo e di discussione. C’è da considerare infatti che gli emendamenti presentati da alcuni parlamentari di tale Commissione, andavano effettivamente a tutelare chi aveva già conseguito l’abilitazione ma anche coloro che non avendola ancora conseguita vorrebbero comunque avere la possibilità di accedere al mondo dell’insegnamento” dichiara Alberto Campaila , portavoce di Link.
Prosegue il presidente di ADAM, Alessandra Operamolla:
“Riteniamo negativo il piano assunzioni che in realtà non ha subito alcuna modifica essenziale. Tale piano continua ad escludere chi fa parte del TFA e del PAS (gli abilitati di seconda fascia) che hanno diritto all’assunzione per i test già sostenuti o per gli anni di servizio. È stato dunque ignorato ciò che veniva chiesto nelle manifestazioni nate recentemente nelle piazze italiane e cioè il riconoscimento del valore concorsuale del TFA”.
Tale ingiustizia porterà migliaia di abilitati a sottoporsi nuovamente ad un concorso, cioè quello bandito il prossimo 1 Dicembre non considerando quindi le selezioni già sostenute (e superate) in passato.
Ma è giusto questo Concorso scuola 2015-2016 se ad oggi ancora non riescono a partire assunzioni di persone già fortemente preparate? A tal proposito si è espressa Daniela Servello, direttamente dal Coordinamento TFA:
“Non si capisce l’atteggiamento del Governo, in quanto il Concorso Scuola 2015-2016 rappresenta un ulteriore spesa sostenuta dai corsisti e dallo Stato stesso. Il bando mette a disposizione 60.000 posti a fronte dei 75.000 docenti abilitati di seconda fascia, pluriselezionati e già ampiamente formati dallo Stato attraverso i precedenti percorsi abilitanti. Tutto questo evidenzia quanto in realtà il Governo non voglia assolutamente stabilizzare i docenti precari abilitati”.
Il Concorso Scuola 2015-2016 andrà così a discriminare i neo laureati e in generale i non abilitati che si vedono allontanati dal mondo dell’insegnamento scolastico per i prossimi anni nell’attesa di un futuro Concorso Scuola a cui potranno accedere probabilmente solo se nel frattempo verrà attivato un ulteriore meccanismo di abilitazione.
Matteo Renzi ha reso noto che, qualora non venisse approvata in tempo la nuova legge, si procederà con l’inserimento di circa 20.000 docenti “prelevati” dalle graduatorie ad esaurimento.
Continuano quindi le polemiche ed il malcontento. Cresce inoltre la confusione riguardo i contenuti della legge e i futuri provvedimenti che prenderà il Governo riguardo la Buona scuola e quindi tutto ciò che concerne il destino di migliaia di insegnanti che, ricordiamo, non chiedono altro che un sacrosanto diritto, quello di lavorare senza troppi ma e troppi se.