Concorso scuola: ma i nostri docenti sono così impreparati?

Creato il 03 giugno 2013 da Propostalavoro @propostalavoro

Ritorniamo a parlare del Concorso che si sta svolgendo in questi mesi per l’assunzione di più di dodici mila docenti per commentare un dato piuttosto bizzarro. In alcune regioni, infatti, il numero dei concorrenti che ha superato la prova scritta è decisamente basso. Quasi un anno fa, in occasione della prova selettiva per l’ammissione al Tirocinio Formativo Attivo, si era presentata la stessa situazione e in moltissime regioni il numero delle persone che aveva superato la prova era significativamente inferiore ai posti messi a concorso. In quella stessa occasione lo stesso Ministero aveva somministrato domande che si erano poi rivelate errate o parzialmente esatte arrivando ad “abbonare” diversi punti per errori commessi a monte.

Ma veniamo ai dati dell’ attuale concorso. In Friuli Venezia Giulia ad esempio, per le classi di concorso di italiano, storia e geografia alle scuole medie (A043) e le materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (A050) i posti a disposizione erano 36 ma dei circa 300 candidati, appena in 29 hanno superato la prova scritta, meno dei posti messi a concorso. Stesso discorso per  la classe di concorso A017, ambito economico, dove solo in 26 hanno superato la prova scritta su un totale di 126 candidati. In Lombardia, per le scuole dell'infanzia, è stato bocciato il 95% dei candidati, dei 2.768 ammessi allo scritto l’hanno superato appena in 142. In Campania, per la scuola primaria su  3.680 hanno superato la prova scritta in 529. In particolare sono stati segnalati gravi errori morfosintattici e ortografici, lessico non appropriato, elaborato non pertinente, lievi improprietà morfologiche ed elaborati privi di valutazioni originali ed autonome .

Viene da chiedersi dunque se sia un problema di mancanza di preparazione da parte dei nostri docenti, o se la preparazione universitaria non risulti poi adeguata alle competenze e conoscenze richieste per superare un concorso che ti abilita o ti apre le porte per l’insegnamento. Secondo le Commissione giudicatrici, che hanno denunciato la mancanza negli elaborati di un processo argomentativo solido e l’individuazione degli elementi del dibattito scientifico di settore, gli argomenti proposti  rappresentavano il pane quotidiano di qualsiasi insegnante.  Ma tra tanti insegnanti precari non si nasconderà forse un preoccupante esercito di ignoranti?

Alessia Gervasi


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