Questa presentazione richiede JavaScript.
Conegliano Veneto nel cuore…
Angelo Polizzotto – E’ il 23 settembre 2012, ma tutto ha inizio nel mese di maggio 2005, nella Langa in provincia di Asti, un gruppo di ex soldati di leva del 4° e 5° scaglione ’78, si ritrovano in un ristorante per rispolverare vecchi ricordi del loro periodo di naia nella Caserma San Marco di Conegliano Veneto, allora sede del 33° Battaglione Guerra Elettronica “Falzarego”, incontro molto toccante e pieno di significato profondo per tutti i partecipanti.
Da quel fatidico giorno inizia un tam tam continuo sulla rete, fin ad arrivare all’organizzazione di un’altra tavolata nella primavera del 2011, sempre nella zona di Asti e con il successo sperato. Si è una dozzina quel giorno, accompagnati da due gentili signore, tra una portata e l’altra di buoni piatti locali, viene discusso un argomento importante per la storia degli ex “Falzareghini”, si decide di organizzare un incontro nella città che li ha ospitati durante il servizio di leva, e cosi come per magia il nome di Conegliano Veneto, città della Marca Trevigiana, ritorna ad apparire nel cammino delle loro vite, ricordi che emozionano e fanno battere forte il cuore.
E’ arrivato il giorno del Raduno, il 23 settembre 2012, un giorno voluto e preparato per tutti noi, per celebrare dei momenti che hanno fatto la storia di questi uomini, momenti che hanno scandito e lasciato tracce indelebili nelle menti di ognuno, atti e azioni che hanno trasformato dei giovani ventenni in veri cittadini maturi e responsabili, consapevoli di appartenere ad una grande Nazione.
La mattinata è un po’ grigia, ma le previsioni meteo sono positive, quindi siamo tranquilli e pronti al grande evento. I primi arrivi intorno alle otto nel piazzale, si comincia la distribuzione dei Foulard commemorativi, un indumento voluto da tutti, che ci contraddistinguerà durante il corso della giornata. Il giallo e il blu, i colori storici del 33° reparto misto di artiglieri e trasmettitori, con un motto che non lascia dubbi sul lavoro da svolgere, “Col cuore e con l’ingegno”.
Arriva il nostro Comandante, il Tenente Sebastiano Ottavio Giangravè, che nel frattempo è diventato grande e maturo fin ad arrivare al grado di Generale di Divisione, il nostro orgoglio più grande. Dopo oltre 30 anni, la gioia di molti diventa emozione, incontrare chi ti ha guidato, chi ti ha insegnato e chi ti ha voluto bene, non è cosa da poco, anzi in cuor tuo dici grazie alla vita per aver messo sul tuo cammino degli Ufficiali e dei Sottufficiali di grande valore, che dopo averti preso per mano ti hanno accompagnato dentro la vita, uomini straordinari che non si potranno mai dimenticare.
Dopo gli abbracci e i saluti con le famiglie, accorse numerose per vivere dei sentimenti comuni, ci prepariamo a uno dei più toccanti momenti della giornata, l’Alzabandiera sul piazzale d’armi della nostra amata Caserma San Marco.
Tutti pronti, alla base del pennone, un trasmettitore e un finanziere, come per un passaggio di consegne tra la San Marco che fu e la San Marco di oggi, le prime note dell’Inno Nazionale ci fanno scattare sull’attenti, sembra come essere tornati indietro nel tempo, il nostro Comandante ordina l’alzabandiera, in coro tutti intoniamo l’Inno di Mameli, l’emozione senza controllo attraversa la nostra pelle, qualche lacrima scorre sui visi, un nodo in gola ti prende e quasi ti impedisce di cantare, … ma il vessillo oramai è su, sventola libero e ci saluta, signori il rito è compiuto, dopo oltre 35 anni siamo ancora qui, su questo piazzale, con la nostra Bandiera e il nostro grande affetto per questa Nazione.
Il Sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, in rappresentanza della cittadinanza, è con noi, la sua presenza onora tutti, ci racconta di questi ultimi anni della nostra San Marco e subito capiamo che questa non è solo una caserma, questa struttura è la storia di questa città. Il Comandante della Guardia di Finanza, da buon cicerone, fa gli onori di casa accompagnandoci all’interno della palazzina, oggi sede del loro Comando, e un tempo sede del Comando di Battaglione del Glorioso 33.
Entrare, salire le scale, osservare quelle porte di quegli uffici, e la sensazione che si aprano all’improvviso per veder uscire il nostro Comandante di Battaglione, il Ten. Col. Pollero o il Ten. Col. Canova, bravi uomini con cui abbiamo avuto l’onore di servire la Patria…è un attimo e poi torniamo alla realtà, godendo di questa piacevole ospitalità che la Guardia di Finanza ci ha voluto donare.
La mattinata è piena di avvenimenti, il Sindaco Zambon ha fatto preparare una coroncina da deporre sul Monumento dei Caduti, luogo sacro per ciò che rappresenta, sarà un momento solenne per tutti noi, e con questo piccolo gesto, da oggi ci sentiremo un po’ figli di questa città.
Nessuno di noi radunisti del 33° Battaglione “Falzarego”, si sarebbe mai aspettata cosi tanta gentilezza e genuina accoglienza, in Sala Consiliare un’atmosfera ovattata e importante, alla presenza di ben tre Assessori di questo Comune, si sono scambiati i saluti e qualche dono, a suggellare questo momento e questo Raduno, voluto fortemente dagli stessi uomini che oltre 35 anni orsono, sono scesi da un treno ed ordinatamente hanno attraversato la città, fin a giungere in Viale Spellanzon, 15, sede della Caserma San Marco, per iniziare una nuova pagina della loro vita.
Signori un brindisi a noi, un brindisi a questa città e i suoi abitanti, con una promessa, ritorneremo più numerosi, per rispolverare tanti bei ricordi, per rivivere le tante emozioni di oggi, per rafforzare le tante amicizie mai dimenticate, per trasmettere alle generazioni future la nostra stessa gioia e voglia di vivere.
Viva il 33° Battaglione “Falzarego”, … Viva Conegliano Veneto, … Viva l’Italia.