Avete presente un tavolo di calcio balilla classico, col pallottoliere accanto alle due porte dove si contano i gol fatti? Ecco, la Spagna contro Tahiti ha completato il pallottoliere, battendo Tahiti per 10-0. Quasi stucchevole parlare di partita, poco più che un allenamento per gli spagnoli, in vetta al Gruppo B, dove l’Uruguay supera la Nigeria 2-1 e torna in corsa qualificazione. Intanto in Brasile continua la protesta della popolazione contro il governo.
Resta comunque un evento storico il nuovo record di gol di scarto tra un avversario e l’altro nella storia della Confederations Cup. Del Bosque manda in campo giocatori come Torres, Villa, Silva, Javi Martinez, Azpilicueta e altri che sono scatenati. Eddy Etaeta decide che i suoi devono giocare a viso aperto, senza neppure tentare di giocare basso e far faticare la Spagna a entrare in area. Macché, difesa alta e due linee facilmente evitabili. Le Furie Rosse tengono palla, cercano le fasce e gli inserimenti da dietro, ma avere due come Torres e Villa fa finalizzare subito il gioco, ancor meglio del solito. Palla a loro ed è gol. Al 5′ segna Torres, tiro potente da vicino, quindi una fase di gioco tranquilla, poi al 31′ Silva riceve un passaggio perfetto in area e raddoppia, quindi Torres fa doppietta al 33′ e Villa il 4-0 al 39′.
Nella ripresa la Spagna vuole aumentare la differenza reti sulla Nigeria e Villa fa 5-0 al 49′ dopo una bella azione in velocità, quindi Torres al 59′, ancora Villa al 64′, poi Mata al 66′. Tra uno svarione del portiere e della difesa, la Spagna si diverte, Torres sbaglia pure un rigore, poi al 78′ fa 9-0 e chiude per il 10-0 Silva all’89′. Passerella e allenamento concluso. Ci si interroga sulla presenza di squadre come Tahiti in una competizione così: ah ma certo, sono i Campioni d’Oceania! Fatto sta che in questo Gruppo, a differenza dell’altro, tre squadre avranno poi giocato una amichevole di riposo assoluto.
L’altro match a Salvador è certo più equilibrato e l’Uruguay di Tabarez supera per 2-1 la Nigeria. Per la verità la Celeste parte meglio, con un 3-4-3 offensivo coglie di sorpresa la squadra di Keshi, che senza le punte titolari Moses e Emenike fatica a salire e terminare le buone azioni costruite. Dopo un calcio piazzato respinto, palla rimessa al centro, Cavani non conclude però c’è Lugano che da vicino segna. La Nigeria reagisce, la mette sulla velocità e sul fisico e pareggia al 37′ dopo una bella azione in area di Obi Mikel.
Nella ripresa la Nigeria sciupa una buona occasione in avvio, ma al 49′ Suarez recupera un pallone in mezzo, riparte in velocità, al centro per Cavani che al limite serve in area Forlan che con un sinistro inesorabile fa gol. La Nigeria prova a replicare, ma l’Uruguay si difende con ordine e anzi con Cavani manca in più occasioni il gol della certezza. Una vittoria che rimette in corsa e anzi in grosso vantaggio sulla Nigeria la Nazionale Celeste, che dovrà affrontare Tahiti, mentre gli africani si scontreranno con la Spagna.
Intanto però all’esterno dello stadio molti manifestanti hanno agitato il clima della partita. Già proteste a San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia, Recife e non solo, dopo anni il Brasile torna a fare i conti con la rabbia del popolo verdeoro. Centinaia di migliaia di persone in tutto il Paese che prima ha protestato contro l’aumento del prezzo dei servizi pubblici, adesso anche contro i casi di corruzione, l’aumento delle tasse, la carenza di assistenza sanitaria e sociale, e contro gli oltre 26 Miliardi di dollari di fondi pubblici stanziati per Mondiali e Olimpiade. Intanto la Presidenza e il governo brasiliano cercano di tenere la situazione in mano, ma non sembrano riuscire. Si parla anche di possibile sospensione della Confederations Cup. Vedremo cosa accade.
Confederations Cup 2013, Gruppo B
Spagna-Tahiti 10-0
Nigeria-Uruguay 1-2
Spagna 6
Nigeria 3
Uruguay 3
Tahiti 0
Fonte FIFA.com
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla